
Gli Stati Uniti hanno condotto un nuovo attacco in acque internazionali contro un’imbarcazione proveniente dal Venezuela, sospettata di trasportare narcotici diretti verso il territorio americano. A darne notizia è stato Donald Trump tramite il suo social Truth, definendo l’operazione “il secondo colpo contro il cartello della droga venezuelano”.

Secondo quanto dichiarato dal presidente, l’attacco si è verificato mentre alcuni narcotrafficanti confermati dal Venezuela si trovavano in acque internazionali, trasportando sostanze stupefacenti illegali destinate agli Stati Uniti, che lui ha definito una “arma mortale che avvelena gli americani”. Ha aggiunto che i cartelli della droga, estremamente violenti, rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, la politica estera e gli interessi vitali degli Stati Uniti.
Secondo Trump, il raid ha portato all’uccisione di tre uomini, definiti terroristi, senza che alcun militare americano fosse ferito. Ha avvertito che chiunque trasporti droghe capaci di uccidere cittadini americani sarà perseguito, sostenendo che le attività illecite di questi cartelli hanno avuto per decenni conseguenze devastanti sulle comunità statunitensi, causando milioni di morti. Ha concluso affermando che questa situazione “non sarà più tollerata”.
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha dichiarato oggi che i rapporti tra il suo Paese e gli Stati Uniti sono "tesi", a causa dell'aumento delle tensioni nella regione in seguito allo spiegamento delle forze navali statunitensi. "Ho affermato che le comunicazioni con il governo degli Stati Uniti erano su due canali e che all'epoca erano state interrotte. Oggi posso annunciare che le comunicazioni sono state interrotte da loro, con le loro minacce di attentati, minacce di morte e ricatti", ha dichiarato in una conferenza stampa a Caracas.
All'inizio di settembre, Maduro aveva affermato che le comunicazioni con gli Stati Uniti erano "danneggiate", ma che i canali erano rimasti aperti con John McNamara, responsabile degli affari venezuelani presso l'ambasciata statunitense in Colombia, e con Richard Grenell, inviato speciale del presidente Trump.