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Trump archivia il font Calibri: è troppo woke. Si torna al Times New Roman

Il Dipartimento di Stato abbandona il carattere introdotto sotto Biden e ripristina la tipografia tradizionale considerata più adatta alla diplomazia

Trump archivia il font Calibri: è troppo woke. Si torna al Times New Roman
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Il Dipartimento di Stato americano cambia rotta anche sul piano tipografico. Con una direttiva interna, Marco Rubio ha decretato l’addio al font Calibri — introdotto sotto l’amministrazione Biden — definendolo il prodotto di un’impostazione “woke” che, a suo giudizio, avrebbe indebolito la percezione di formalità nella comunicazione diplomatica. Da qui il ritorno al più tradizionale Times New Roman, indicato come simbolo di rigore istituzionale.

Stop al Calibri, “non adatto alla diplomazia”

Nei documenti circolati tra ambasciate e consolati, Rubio spiega che il passaggio a certi font nel 2023 fu il frutto di politiche “guidate dalla diversity” che, a suo giudizio, “non hanno portato benefici” e hanno persino “degradato” la percezione della corrispondenza diplomatica. Stando a quanto riportato da ApNews, il segretario di Stato descrive la tipografia come un elemento che influisce sulla percezione di formalità e ordine, sostenendo che altri font siano più adeguati a rappresentare il volto istituzionale del Paese.

La decisione ribalta gli standard voluti dal predecessore Antony Blinken, che aveva promosso caratteri più moderni e privi di grazie per favorire la leggibilità digitale e l’accesso ai testi da parte degli utenti con disabilità.

La scelta di Biden e il ritorno alla linea tradizionale

Quando venne introdotto il Calibri, l’amministrazione Biden lo presentò come "vantaggioso" dal punto di vista tecnologico: font più chiari sugli schermi, una resa migliore nei software di lettura automatica, maggiore inclusività. Rubio, invece, giudica quell’intervento un esempio di “politica identitaria” applicata a un settore – la tipografia istituzionale – che a suo avviso dovrebbe restare ancorato alla tradizione.

Nelle note interne viene citato anche il costo della transizione del 2023, pari a 145mila dollari, ritenuto ingiustificato e privo di risultati concreti.

La cornice politica: la stretta sui programmi DEI

Dal suo insediamento, Rubio ha avviato lo smantellamento dei programmi legati alla diversity, equity and inclusion all’interno del Dipartimento di Stato, in linea con le indicazioni dell’amministrazione

Trump, che punta a criteri definiti “merit-based”. Il cambio di font viene inserito nel quadro dell’ordine esecutivo “One Voice for America’s Foreign Relations”, pensato per uniformare lo stile della comunicazione diplomatica.

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