Le spese al 5% e la bomba Trump sul vertice Nato: "L’Ue pagherà e sarà una mia vittoria"

Il presidente Usa mostra alla stampa il messaggio di incoraggiamente da parte di Rutte, glissando però sull'Articolo 5. Ecco come parte il vertice dell'Aia

Le spese al 5% e la bomba Trump sul vertice Nato: "L’Ue pagherà e sarà una mia vittoria"
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Mentre i leader dei 32 Paesi membri della NATO si sono riuniti a L’Aia per un vertice che avrebbe dovuto celebrare un ambizioso traguardo in materia di difesa comune, l’agenda è stata rapidamente travolta dalle tensioni con l’Iran, dalle pressioni interne all’amministrazione Trump e dal dissenso crescente nelle piazze e tra le opposizioni europee.

Il vertice, intanto, si avvia ad approvare l'obiettivo di destinare il 5% del Pil alla sicurezza (3,5% in spese militari, 1,5% per la sicurezza allargata). Fonti dell’Alleanza lo definiscono un traguardo “simbolico ma importante”, con ampia adesione da parte dei Paesi membri. Per evitare ritardi, come accaduto col vecchio target del 2%, sono previsti obiettivi intermedi e verifiche biennali riservate sui progressi nazionali. La revisione generale è fissata per il 2029. La Spagna, pur confermando l’impegno politico, non accetterà un vincolo numerico, ritenendo sufficiente il 2,1% per mantenere le capacità promesse.

Il plauso di Rutte per Trump

Durante il volo verso l’Olanda, il presidente Donald Trump ha pubblicato un messaggio privato del segretario generale della NATO Mark Rutte in cui quest’ultimo lo ringraziava per aver spinto l’Europa a un momento storico, con un aumento della spesa militare fino al 5% del PIL. Trump ha esultato: “L’Europa pagherà, e sarà una mia vittoria”. Ma al suo arrivo, la situazione sul terreno è apparsa molto più complessa. "La Spagna non è d'accordo" sul portare le spese per la difesa al 5% del Pil, "il che è molto ingiusto nei confronti degli altri" alleati della Nato, ha tuonato il presidente Usa. La crisi innescata dagli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani ha rapidamente assorbito l’attenzione internazionale. Trump, cercando di contenere le ricadute diplomatiche, ha dichiarato di non puntare a un cambio di regime a Teheran, nonostante la retorica aggressiva. Nel frattempo, la pressione cresce anche sul fronte interno.

Da un punto di vista tecnico giungono alcune novità: l'Agenzia di supporto e approvvigionamento della Nato (Nspa) ha ordinato due ulteriori aeromobili Airbus A330 Multi Role Tanker Transport (Mrttt), portando a 12 il numero totale di velivoli della Multinational Mrtt Fleet. I due nuovi aeromobili saranno consegnati nel 2028 e nel 2029. L'espansione - si spiega in un comunicato - coincide con l'adesione formale della Svezia e della Danimarca al programma Mmf, rafforzando ulteriormente l'autonomia strategica europea e le capacità di difesa collaborativa.

Il tema dell'Ucraina

Nonostante il vertice sia stato fagocitato dalla questione mediorientale, l'Ucraina è tornata a far capolino tra le priorità dei big dell'Alleanza. Durante un incontro all’Aja con Volodymyr Zelensky, Mark Rutte e Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha ribadito il pieno sostegno dell’UE all’adesione dell’Ucraina all’Unione. “Guardiamo con fiducia al nostro futuro comune, con l’Ucraina come membro a pieno titolo”, ha affermato, lodando i progressi di Kyiv sul fronte delle riforme nonostante il contesto bellico. Costa ha poi espresso delusione per l’atteggiamento di Mosca nei confronti delle recenti iniziative diplomatiche: “Mentre il presidente Zelensky ha già accettato un cessate il fuoco incondizionato, la Russia non solo si è rifiutata di collaborare agli sforzi di pace promossi da Donald Trump, ma ha persino intensificato la sua offensiva”. Il presidente ha assicurato che Bruxelles continuerà a esercitare pressione su Mosca con nuove sanzioni, annunciando che è in preparazione il 18º pacchetto di misure restrittive.

Il nodo dell'Articolo 5

A bordo dell’Air Force One, in volo verso il vertice, Trump ha glissato sull’impegno statunitense nei confronti dell’Articolo 5, la clausola di difesa collettiva dell’Alleanza. "Dipende dalla vostra definizione, ce ne sono diverse", ha risposto ai giornalisti, evitando un’assicurazione diretta sull’eventuale intervento a difesa degli alleati europei in caso di attacco.

Il presidente ha invece spostato l’attenzione sul suo rapporto personale con i leader europei: "Sono impegnato ad aiutarli, sono diventato amico di molti di loro". Pressato su un possibile chiarimento, ha tagliato corto: "Sono impegnato per la sicurezza e a salvare vite. Vi darò una definizione esatta quando arriveremo, non qui sull’aereo".

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