Cronaca internazionale

"Usati dagli Stati Uniti per spiare": i Russia scoppia la "guerra" degli iPhone

In Russia si sta intensificando una decisa repressione contro Apple per paura che Washington possa effettuare operazioni di spionaggio utilizzando iPhone e iPad

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In Russia le autorità hanno vietato a migliaia di funzionari e dipendenti statali di utilizzare iPhone e altri prodotti Apple. A Mosca e dintorni si sta intensificando una decisa repressione contro l'azienda statunitense per paura che Washington possa effettuare operazioni di spionaggio utilizzando i dispositivi della Mela. Il ministero del Commercio russo è stato chiarissimo, dichiarando che, a partire da lunedì, sarà vietato qualsiasi utilizzo di cellulari iPhone per "scopi di lavoro". Il ministero dello Sviluppo Digitale e la holding statale Rostec hanno affermato che seguiranno l'esempio o hanno già introdotto analoghi divieti.

Apple nel mirino

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il divieto di impiegare iPhone, tablet iPad e altri dispositivi Apple nei principali ministeri e istituzioni riflette la crescente preoccupazione del Cremlino e dell'agenzia di spionaggio del Servizio di sicurezza federale (Fsb) russo di un aumento dell'attività di spionaggio da parte delle agenzie di intelligence statunitensi contro le istituzioni statali di Mosca.

"I funzionari della sicurezza nei ministeri - ovvero dipendenti dell'Fsb che ricoprono incarichi civili come vice ministri - hanno annunciato che gli iPhone non devono più essere considerati sicuri e che devono essere cercate alternative", ha detto una persona vicina ad un'agenzia governativa che ha vietato i prodotti Apple.

Le mosse di Putin

A ben vedere, un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Vladimir Putin aveva firmato un decreto secondo cui che le organizzazioni coinvolte nelle "infrastrutture informative critiche" della Russia - un termine ampio che include sanità, scienza e settore finanziario - passassero ad utilizzare, a livello nazionale, software sviluppato in patria entro il 2025.

La mossa rifletterebbe il desiderio di Mosca di allontanare le proprie istituzioni statali dalla tecnologia straniera. Alcuni analisti russi hanno tuttavia suggerito che l'attuale provvedimento farà poco per placare i sospetti che le agenzie di intelligence occidentali siano in grado di accedere a informazioni sensibili sull'attività del governo russo.

"I funzionari credono veramente che gli americani possano usare le loro attrezzature per intercettazioni telefoniche. L'Fsb è da tempo preoccupato per l'uso degli iPhone per contatti professionali, ma l'amministrazione presidenziale e altri funzionari si sono fin qui opposti alle restrizioni semplicemente perché a loro piacevano gli iPhone", ha affermato Andrey Soldatov, esperto di sicurezza e servizi di intelligence russi.

Divieti e limitazioni

Provvedimenti simili sono già in vigore o stanno per essere applicati nei ministeri delle Finanze e dell'Energia e in altri organi ufficiali. Nello specifico, il divieto del ministero del Commercio include la corrispondenza via e-mail relativa alle attività lavorative. "Gli specialisti del dipartimento IT segnalano quando qualcuno apre la propria e-mail di lavoro da un iPhone. È facile da controllare", ha raccontato una fonte. Un rappresentante di Rostec ha invece dichiarato sempre al Financial Times che le restrizioni si applicano a tutti i dispositivi Apple, mentre il loro uso per scopi personali è ancora consentito.

Alexey Lukatsky, un veterano russo della sicurezza informatica, dubita che i funzionari passeranno all'utilizzo di dispositivi che eseguono il rudimentale sistema operativo Aurora di fabbricazione russa. In ogni caso, la crociata di Mosca contro Apple è iniziata dopo che l'Fsb, lo scorso primo giugno, ha fatto sapere di aver scoperto "un'operazione di spionaggio da parte di agenzie di intelligence statunitensi che utilizzano dispositivi Apple".

Secondo l'Fsb, diverse migliaia di iPhone - sia con schede sim russe che registrate presso le missioni diplomatiche di Mosca nei Paesi Nato, nonché in Israele, Siria e Cina - sarebbero stati "infettati" da un software di monitoraggio che indicherebbe la "stretta collaborazione" di Apple con l'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Dal canto suo, Apple ha negato le accuse, affermando in una dichiarazione che "non ha mai lavorato con nessun governo per costruire una backdoor in nessun prodotto Apple e non lo farà mai".

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