Cronaca locale

"Chiuso nel pulmino per ore": bufera sul bimbo di 3 anni dimenticato nello scuolabus

Un'ora e mezza da solo dentro allo scuolabus e salvato grazie a una passante che sente suonare il clacson: è la storia di un bimbo di tre anni dimenticato all'interno del mezzo. "Individuare immediatamente le responsabilità"

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Una vicenda fortunatamente a lieto fine ma che ha dell'incredibile: un bambino di soli tre anni è rimasto chiuso per circa un'ora e mezza, da solo, all'interno dello scuolabus che lo aveva portato, assieme agli altri piccoli compagni, all'asilo dell'Istituto Gonnelli di Gambassi Terme, un Comune in provincia di Firenze. Sembra impossibile da credere ma chi aveva la responsabilità di badare a lui se lo è dimenticato all'interno del mezzo con il piccolo rimasto, da solo, nell'area di parcheggio fino a quando una passante non si è accorta casualmente di quanto stesse accadendo.

Lo sgomento della famiglia

Come racconta La Nazione, era incredula la donna che si è accorta di qualcosa di strano: un bambino da solo dentro lo scuolabus che cercava di richiamare l'attenzione suonando il clacson. La mossa è stata vincente perché la passante si è avvicinata "è ha visto mio figlio che con il ditino le indicava il portellone. Voleva uscire", racconta sotto choc la mamma di Mattia, nome di fantastia, riepilogando quando accaduto ma denunciando, con voce ferma, che il figlio "è rimasto chiuso sul mezzo per un’ora e mezzo. Da solo, dimenticato da chi avrebbe dovuto occuparsene". Dopo che la passante ha capito ciò che stava accadendo, si è precipitata all'interno della scuola per chiedere aiuto: il piccolo è stato fatto scendere dallo scuolabus e condotto sano e salvo dagli altri compagni mentre i genitori venivano avvisati immediatamente.

"Ho messo mio figlio alle 8 sullo scuolabus come tutti i giorni- racconta la madre - Sarebbe dovuto entrare alle 8,30 alla materna Beccuccio Bicchieraio. Nessuno mi sa dire cosa è successo, forse Mattia si è addormentato". Una volta, per evitare strane "distrazioni", chi di dovere contava quanti fossero gli alunni per evitare problematiche del genere. Non si sa come sia stato possibile ma Mattia è rimasto dentro al mezzo, da solo, senza che nessuno si accorgesse di lui fino alle 10 con l'allarme che è scattato poco dopo. "Signora, suo figlio è rimasto chiuso sul pulmino ma stia tranquilla, sta bene", sono le prime parole che la dirigente dell'Istituto ha detto al telefono alla madre.

Per sicurezza, a quell'età, le cinture di sicurezza a bordo sono obbligatorie, motivo in più per non potersi accorgere che un bambino possa rimanere isolato lì dentro. "Quando ci hanno chiamati - il raccondo dei genitori di Mattia -hanno specificato che il bambino stava bene, non piangeva. Era già stato portato alla scuola dell’infanzia dove ha ripreso subito a giocare". L'ottima notizia è che il piccolo ha evidentemente assorbito bene il colpo dopo la visita pediatrica che non ha messo in luce traumi ma l'accaduto non passa di certo in secondo piano. "Pensavo che mio figlio fosse regolarmente a scuola. Siamo angosciati da quanto accaduto".

Le parole del sindaco

Dopo l'episodio anche l'amministrazione del Comune ha preso parte alla vicenda nelle parole del sindaco, Paolo Campinoti, che a La Nazione ha dichiarato che non appena giunta la notizia "l’amministrazione e gli uffici comunali preposti si sono immediatamente attivati per individuare le responsabilità. La ditta che ha in gestione il servizio si è dimostrata disponibile a collaborare.

Ci riserviamo di agire nei modi e nelle sedi opportune per tutelare il servizio, affinché non si ripetano più fatti come questi".

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