Cronaca locale

Anarchici senza freni: l'attacco choc alla Croce Rossa

Vandalizzata a Genova un'auto. L'insulto sul cofano e la firma dagli anarchici. Il presidente di CRI Liguria: "Gesto oltraggioso e meschino"

L'auto della Croce Rossa vandalizzata dagli anarchici a Genova
L'auto della Croce Rossa vandalizzata dagli anarchici a Genova

Una parola ben leggibile ed inequivocabile, composta con la vernice spray sul cofano di una macchina. "Merde", si legge, con la "a cerchiata" a supporto che sembra rappresentare una firma inconfondibile. Rimostranze anarchiche di vario tipo continuano a concretizzarsi in tutta Italia, ma a Genova gli anarchici se la sono presa con la Croce Rossa. A denunciare l'accaduto è stata la stessa sezione ligure dell'associazione, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. "Ignoti hanno imbrattato il cofano di un veicolo della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Liguria - si legge nella nota - è successo ieri nel tardo pomeriggio in un parcheggio pubblico in prossimità dell’Aeroporto internazionale "Cristoforo Colombo”, a Genova".

Il raid vandalico si è concretizzato in un posteggio (di solito) piuttosto frequentato e ciò potrebbe agevolare l'individuazione degli autori del gesto, al pari degli eventuali filmati delle telecamere del circuito di videosorveglianza della zona. Resta ancora da capire se si sia trattato di un vero e proprio atto intimidatorio volto a minacciare la Croce Rossa o se invece rappresenti anche una rimostranza da parte dei gruppi anarchici per ribadire il proprio sostegno ad Alfredo Cospito, il terrorista detenuto in regime di 41 bis le cui condizioni di salute si sono aggravate proprio nelle scorse ore a causa di una profonda crisi cardiaca che a detta del suo legale potrebbe causargli danni irreversibili. Un'ipotesi, quest'ultima, che sarebbe stata messa in discussione da fonti mediche vicine a Cospito. Ma che sembrerebbe aver dato ulteriore verve alle proteste anarchiche in più regioni: più o meno nello stesso momento in cui qualcuno vandalizzava l'auto della Croce Rossa nel capoluogo ligure, nella vicina Toscana (per la precisione a Capannori, una cittadina della provincia di Lucca) qualcun altro piazzava alcune bottiglie incendiarie nei pressi di un ripetitore di telefonia mobile.

In quest'ultimo caso l'azione è stata sventata dall'intervento della Digos (con gli stessi agenti che hanno poi rinvenuto una frase inneggiante a Cospito dipinta su un muro a poca distanza dal traliccio). Un episodio che continua a far discutere sul territorio lucchese, nella stessa misura in cui l'intimidazione diretta ai volontari della Croce Rossa continua a tener banco a Genova. E Maurizio Biancaterra, presidente di CRI Liguria, non le ha mandate a dire. "Un gesto oltraggioso e meschino nei confronti della Croce Rossa - il suo pensiero - un atto che fa male e che contrasta con il valore umanitario che guida le azioni di tutti i volontari che quotidianamente sono al servizio del territorio.

Siamo rammaricati e senza parole, per quanto avvenuto”.

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