Atto vandalico fascista mai avvenuto, anche la Fiom "bacchetta" la sinistra

La Fiom ha ripristinato a Firenze la targa dedicata al partigiano "Potente". Era stata distrutta inavvertitamente dal conducente di un veicolo e non, come frettolosamente ipotizzato dal Pd da un gruppo neofascista. L'irritazione del segretario del sindacato per la "gaffe"

La targa ripristinata nelle scorse ore
La targa ripristinata nelle scorse ore
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Alcuni esponenti legati alla sinistra aveva subito gridato ad un atto vandalico di matrice fascista, prima ancora che venissero raccolti indizi. E che le indagini facessero emergere la verità: si trattava in realtà di un danno causato inavvertitamente dal conducente di un mezzo della Cgil, "autodenunciatosi" a poche ore dall'episodio.

La Fiom, nelle scorse ore, ha annunciato di aver provveduto a ripristinare la targa dedicata a Firenze al partigiano Aligi Barducci (detto "Potente") finita in frantumi dopo esser stata urtata per sbaglio dal furgone. Ma pur cercando in qualche modo di giustificare le intenzioni di chi aveva additato come responsabili fantomatici gruppi neofascisti del territorio, il sindacato si è lasciato andare a quella che sembrerebbe una vera e propria "tirata d'orecchi" al Pd. Si è così chiuso un "caso" apertosi nelle scorse settimane, quando alcuni passanti notarono la targa in frantumi sul Lungarno Soderini.

E il Partito Democratico spese immediatamente parole di fuoco, dando per scontato che si trattasse di un'azione di vandalismo di natura politica. "Non ho parole per esprimere il dolore che provo per questo atto vandalico,commesso da persone ignoranti e vigliacche", disse ad esempio il consigliere comunale di centrosinistra Mirco Rufilli. E l'assessore Maria Federica Giuliani, componente della giunta comunale Pd, parlò di "gruppi neofascisti". Dichiarazioni, reperibili ancora oggi sul sito web ufficiale del Comune di Firenze, evidentemente pronunciate "a caldo" (magari figlie della concitazione del momento) mentre gli inquirenti stavano ancora indagando. Le indagini hanno però chiarito come sono realmente andati i fatti, con il sindacato che si era detto disponibile a riparare la targa di Barducci. E così è stato, visto che è tornata al proprio posto.

C'è però una postilla: in un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook di Fiom Firenze Prato Pistoia, il segretario Daniele Calosi non è riuscito a nascondere il proprio disappunto per l'equivoco sopracitato. Pur senza fare nomi, si è detto rammaricato del fatto che l'"ipotesi gesto neofascista" sia circolata rapidamente senza che nessuno di quelli che hanno subito gridato "al lupo" (tra i quali figurano i rappresentanti del centrosinistra) abbia prima interpellato la stessa Fiom, che probabilmente avrebbe chiarito subito l'accaduto. E la sinistra avrebbe quindi evitato quella "gaffe".

“Ci siamo da subito adoperati per ripristinare la targa a tempo di record e soprattutto per poter rendere omaggio a Potente, nel giorno che ricorda i settantanove anni dalla sua scomparsa - ha scritto Calosi - lo avremmo fatto anche se non si fosse trattato, com'è stato, di un banale incidente, alimentato da alcune voci allarmate diffuse senza verifica alcuna direttamente con noi o con il circolo del Torrino. Del quale fin troppo si è parlato".

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