"Chiusi asili, anagrafie aumenti di tariffe. Sala gestisca meglio le risorse pubbliche"

Salvini al flash mob di ieri in via Boifava "Fare scelte, ma senza sprecare milioni"

"Chiusi asili, anagrafie aumenti di tariffe. Sala gestisca meglio le risorse pubbliche"

Un flash mob contro la chiusura dell'anagrafe di via Boifava, nel Municipio 5 (zona Chiesa Rossa/Gallaratese) ma la protesta si estende alla sede di via Passerini che da domani subirà la stessa sorte. Conto la decisione del Comune si sono fatti sentire anche i sindacati dei pensionati (intorno ai due uffici anagrafici risiedono circa 25mila over 70) e ieri ha partecipato a una manifestazione organizzata dalla Lega il leader e vicepremier Matteo Salvini. L'assessore ai Servizi civici Gaia Romani ha provato ad addossare la colpa del taglio (contestato anche da un frangia di consiglieri Pd che hanno chiesto una retromarcia al sindaco) anche al governo, «siamo stati costretti perchè dal ministero dell'Interno è arrivato lo stop alla possibilità di richiedere certificati anagrafici online per conto terzi in tabaccherie o edicole convenzionate, abbiamo registrato oltre 800 accessi in più nelle anagrafi più frequentate», il personale è stato concentrato e ci hanno rimesso le due sedi. Ma Salvini ribatte: «Mi spiace che qualcuno quando chiude un servizio o aumenta una tariffa trova sempre le colpe in casa altrui. Ho fatto l'amministratore nel Comune di Milano per tanti anni e non è il Comune di duemila abitanti che deve chiudere servizi per difficoltà economiche. In una città come Milano spesso e sovente si tratta di gestire meglio le risorse e fare delle scelte. La giunta Sala ha scelto di investire milioni di euro in provvedimenti secondo me meno urgenti rispetto ai servizi ai cittadini, ripeto che si tratta di fare delle scelte». Non cita ad esempio le piste ciclabili che hanno incassato tante polemiche da corso Buenos Aires a via Saint Bon ma si può immaginare. La Lega ha contestato un mese fa anche l'annuncio della chiusura della materna di via della Spiga, dopo quella di via Baroni nei mesi scorsi, ma la stessa sorte toccherà all'asilo di via Cima all'Ortica e ad altri cinque micronidi. In compenso, sono già stati approvati gli aumenti delle mense scolastiche e saliranno del 10% gli ingeessi nelle piscine di Milanosport, dal 9 gennaio è scattato l'aumento del biglietto Atm a 2,20 euro ma dal 30 gennaio scatterà il taglio del 3% del servizio su 33 linee Atm. «Da milanese il mio obiettivo è avere più asili, più metropolitane, più servizi - sottolinea Salvini in via Boifava con la commissaria cittadina Silvia Sardone, l'assessore regionale Stefano Bolognini, il consigliere comunale Samuele Piscina, il deputato Igor Iezzi, esponenti di Municipio e militanti -. É un peccato poi che si sacrifichi un servizio in una zona problematica come questa, dove sono venuto tante volte anche da consiglieri comunale.. Come ministro sto cercando di trovare tanti fondi per le periferie e per aiutare i Comuni a non tagliare. Lavoriamo insieme, l'obiettivo è superare divisioni e polemiche». Ma non risparmia una stoccata a Sala: «Se qualcuno vuole convincermi che se non hai l'auto da 80mila euro non entri a lavorare» in Area B o C o «che bisogna andare in giro a 30 all'ora, diciamo ce non è il modo migliore per aiutare Milano». Sardone aggiunge che il caso di via Boifava «è ancor più grave perché la sede era stata chiusa per riqualificazione e riaperta a metà 2022. Che senso ha chiudere una sede dopo che si sono spesi soldi pubblici?». La giunta comunale ha appena preso un'altra scelta che va nella direzione opposta rispetto alla linea indicata dal governo con la Manovra: ne aveva la facoltà e non ha aderito allo stralcio automatico delle cartelle esattoriali per vecchie multe o Tari non pagata tra 2000 e 2015. «É un peccato - commenta il leader leghista -.

Noi proporremo che ci sia un intervento più coraggioso sullo stralcio delle cartelle che riguarda almeno un italiano su due, faremo in modo che il governo sia ancora più coraggioso. In un momento di difficoltà economica per le bollette, i mutui, gli affitti, andare a ritirare fuori cartelle vecchie di dieci o quindici anni non ha senso. Mi dispiace che Milano non abbia aderito».

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