Cronaca locale

Choc in una scuola di Aosta, il prof: "Darei fuoco agli studenti". Scatta il provvedimento

Un docente del Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide ha pubblicato un post sconcertante che non è passato inosservato. Arriva la procedura disciplinare

Choc in una scuola di Aosta, il prof: "Darei fuoco agli studenti". Scatta il provvedimento

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Choc in una scuola di Aosta, il prof: "Darei fuoco agli studenti". Scatta il provvedimento

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Scoppia la polemica ad Aosta, dove un insegnante si è lasciato andare a delle osservazioni oltre il limite del consentito parlando dei propri studenti. Evidentemente esasperato dal comportamento dei suoi alunni, l'uomo è arrivato a dire che esiste una categoria di giovani allievi a cui sarebbe volentieri disposto a dare fuoco. Un'uscita di sicuro dettata dalla frustrazione, ma che non è passata inosservata e non può essere in alcun modo giustificata.

Il caso choc

A quanto pare l'insegnante si stava riferendo ai ragazzi del Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide di Aosta, dove aveva da poco fatto una supplenza. Trovando una valvola di sfogo su Facebook, il docente ha scritto:"Se c'è una tipologia di studenti a cui darei volentieri fuoco, come a Giovanna D'Arco, be'... Les è la sigla giusta". Con Les, il professore si riferiva al corso Liceo economico sociale.

Il post continua, con l'uomo che spiega di avere fatto un'ora di supplenza in una classe. Descrive gli alunni come "incapaci di accettare la più elementare norma di comportamento, perché in famiglia non ne hanno mai ricevuta nessuna". Il docente passa poi ad augurarsi che i ragazzi "trascorrano il 2024 con una broncopolmonite fulminante", perché "una classe che in questa stagione tenga tutte e quattro le finestre aperte per 50 minuti non è composta da studenti, ma da emerite teste di c***o". E, ancora: "Incapaci di star seduti. Incapaci di star fermi. Incapaci di alzarsi da una sedia senza far rumore. Incapaci di parlare senza gridare. Incapaci di guardare un film l'ultimo giorno di scuola, perché non hanno altri mezzi per affermare la propria esistenza se non urlando".

Un messaggio davvero inaccettabile, che è stato letto e denunciato dagli utenti di Facebook che ne hanno preso visione. Stando a quanto riferito dai quotidiani locali, il post risale allo scorso 22 dicembre, e da allora è polemica. La prima segnalazione alle autorità locali è stata fatta da un ex studente della scuola, che ha inviato uno screenshot agli uffici della Regione Valle d'Aosta, chiedendo di intervenire.

Il provvedimento

Il caso ha fatto scoppiare un vero e proprio polverone, tanto che l'ente regionale ha voluto vederci chiaro ed ha avviato una procedura disciplinare nei confronti dell'insegnante. Marina Fey, sovraintendente agli Studi, ha segnalato la questione al dirigente scolastico dell'istituto, chiedendo provvedimenti tempestivi.

Il professore sarebbe stato raggiunto telefonicamente dalla sovraintendente ed invitato a rimuovere il post vergognoso e a scusarsi.

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