Cronaca locale

Milano, cocaina in candele religiose: così è stato sgominato un traffico in Brianza

La pasta di cocaina veniva nascosta nei ceri votivi in viaggio tra Perù e Lombardia, poi a Cesano Maderno veniva raffinata e mandata sul mercato: tre arresti

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Erano veramente tanti (troppi) i ceri religiosi che dal Perù venivano spedite a Cesano Maderno. L'interesse religioso, però, non c'entrava niente: si trattava bensì di un metodo per far giungere in Brianza pasta di cocaina purissima. E così, grazie alla cooperazione internazionale tra le autorità italiane e peruviane, è stato possibile individuare una spedizione contenente 14 candele votive in cui erano nascosti oltre 8 chilogrammi dello stupefacente "grezzo" destinati a un residente italiano di Cesano. In manette sono finire tre persone: due cittadini italiani, di 42 e 52 anni gravati da precedenti di polizia, e un peruviano 39 anni, da poco giunto in Italia. Tutti dimoranti nel comune brianzolo. Per loro l'accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine da sparo con matricola abrasa.

Nel pomeriggio di martedì 16 maggio è così scattata la parte conclusiva della maxi operazione anti-droga di polizia internazionale tra il Sud America e la Brianza con la consegna controllata del pacco contenente i ceri votivi. Un poliziotto sotto copertura, indossando gli abiti del fattorino, ha suonato al campanello dell'abitazione di Cesano Maderno. I due italiani lo hanno fatto accomodare ricevendo il plico internazionale e in quel preciso momento una ventina di agenti della Squadra Mobile e dello SCO hanno fatto irruzione nella casa arrestando in flagranza di reato i due uomini. Nel frattempo è stato bloccato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino peruviano.

Cocaina raffinata per essere destinata alle piazze di spaccio

In casa è stata poi trovata una pistola semiautomatica modello Gloke clandestina, con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21 mm. Sono stati ritrovati e sequestrati alcuni bidoni e taniche di solventi necessari a raffinare e cristallizzare la pasta di cocaina per poi destinarla a rifornire le piazze dello spaccio lombarde. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Monza a disposizione della Procura della Repubblica. Le autorità peruviane sono state informate degli arresti in Italia e hanno proceduto all'arresto dello spedizioniere responsabile della partita di cocaina.

Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali precedenti spedizioni di stupefacenti e ricostruire la rete di dettaglianti nel territorio della Brianza. La polizia sta svolgendo accertamenti anche sulla storia criminale della pistola per verificare se questa sia stata utilizzata per compiere delitti o altri reati.

Questa operazione si inquadra in una più ampia attività di prevenzione e repressione della Polizia di Stato per contrastare il traffico e il consumo di droga, un fenomeno diffuso e preoccupante, specialmente tra i giovani che iniziano ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti in età sempre più precoce.

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