Cronaca locale

Colpisce con la gamella l'agente e lo manda in ospedale: la follia del nigeriano

Un agente di polizia penitenziaria del carcere di Marassi (Genova) ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo esser stato aggredito da un detenuto straniero. Quest'ultimo lo avrebbe più volte colpito con la ciotola utilizzata per consumare i pasti. Uilpa lancia l'allarme:"I nostri penitenziari sempre più terra di nessuno"

Colpisce con la gamella l'agente e lo manda in ospedale: la follia del nigeriano

Sarebbe stato aggredito da un detenuto originario della Nigeria, che avrebbe sin da subito denunciato problemi di comportamento. Mentre tentava di calmarlo, quest'ultimo lo avrebbe colpito più volte con la ciotola utilizzata per consumare i pasti, mandandolo in ospedale. Protagonista della vicenda è un agente della polizia penitenziaria di Genova, portato al pronto soccorso dell'ospedale proprio nelle scorse ore a seguito dell'aggressione che ha subìto. A rendere noto l'episodio in questione, riportato dalla stampa locale, è stato Fabio Pagani, segretario Uilpa Liguria. Lo straniero, ristretto presso la casa circondariale di Marassi, avrebbe dato per l'ennesima volta in escandescenze, danneggiando la cella. E se la sarebbe presa a più riprese con il poliziotto intervenuto per riportarlo alla calma, utilizzando la gamella a mo' di arma.

Gliel'avrebbe quindi sbattuta ripetutamente sulla testa, prima che alcuni colleghi intervenissero in suo aiuto. L'agente è stato precauzionalmente portato dai sanitari del nosocomio cittadino, a seguito delle ferite riportate (fortunatamente giudicate guaribili in qualche giorno, a quanto pare). Alla luce di quanto accaduto però, il sindacato pone nuovamente l'attenzione sulla questione legata alla sicurezza, in quanto non si tratterebbe di un fatto del tutto inedito nel penitenziario ligure. Già lo scorso mese ad esempio, altri due agenti furono costretti a ricorrere a cure mediche, dopo esser stati aggrediti da sei detenuti che erano stati scoperti in possesso di due telefoni cellulari (e non avevano alcuna intenzione di separarsene).

"Si tratta di un detenuto con gravi problematiche comportamentali, da giorni “spalma” i propri escrementi all’interno della camera detentiva, straccia i fili della corrente e tenta di sradicare il pavimento - si legge nella nota della Uil pubblicata da Genova Today , a proposito dell'ultima aggressione in ordine cronologico- i nostri penitenziari sono sempre più terra di nessuno. Praterie di conquista dei violenti e dei boss che impongono regole e codici. D’altro canto è ben chiara l’impotenza degli agenti penitenziari chiamati a sorvegliare, da soli, centinaia di detenuti. Agenti che non possono contare su alcuna arma o mezzo di difesa e debbono, quindi, affidarsi ai soli buon senso, tolleranza, arguzia, intelligenza, professionalità. Vogliamo solo auspicare che non sia necessaria una immane tragedia perché il pendolo emotivo, che regola l’attenzione verso il carcere, faccia accendere i riflettori sulle degradate, incivili, illegali condizioni della detenzione e sulle infamanti condizioni di lavoro.

Ora non possiamo far altro che prestare vicinanza, pronta guarigione e solidarietà al poliziotto penitenziario ferito a Marassi".

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