Cronaca locale

Milano, il Tar annulla l'obbligo dei sensori su camion: "Comune incompetente"

Palazzo Marino aveva imposto a bus e camion di dotarsi di sistemi di segnalazione dell'angolo cieco per potere entrare in città. Ma ordine pubblico e sicurezza sono di competenza del governo

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La giunta di Beppe Sala viene bocciata dal Tar: il divieto di accesso nelle zone di area B e C di bus e camion sprovvisti dei sensori dell'angolo cieco, previsto dal Comune di Milano, è stato infatti decretato nullo dal Tribunale amministrativo regionale lombardo. Secondo i giudici, infatti, il sindaco non può avere le competenze per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza: su questo ambito ha competenze "esclusive" lo Stato. Il ricorso era stato presentato da aziende di trasporto e Assotir con due reclami differenti che successivamente erano stati riuniti. Gli atti di Palazzo Marino a tal proposito sono stati così "integralmente annullati".

Le sollecitazioni di Assotir vengono accolte "in ragione dell'incompetenza del Comune ad adottarli - si legge nella sentenza -. È palese che un dispositivo volto a scongiurare incidenti in danno di pedoni e ciclisti risponda a un'esigenza di ordine pubblico e sicurezza". Nel verdetto si legge che l'annullamento coinvolge "i veicoli di categoria M2 ed M3 destinati al trasporto di persone e quelli di categoria N3, destinati al trasporto merci con massa superiore a 12 tonnellate". Per quanto riguarda i mezzi di categoria N2 (trasporto merci con massa superiore a 3,5 tonnellate, ma inferiore a 12 tonnellate), "essi sono raggiunti dall'annullamento in quanto la previsione impugnata si riferisce loro è inscindibilmente connessa con quella relativa ai mezzi di categoria N3".

L'obbligo nel capoluogo lombardo era scattato lo scorso primo ottobre (entrato ufficialmente in vigore il 2 visto che quel primo giorno del mese cadeva di domenica). Dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 19.30, tutti i i mezzi pesanti possono circolare nella Ztl di Area B - che corrisponde a quasi tutta la città - soltanto se dotati di sistemi di rilevamento della presenza di pedoni e ciclisti, sia in prossimità della parte anteriore del veicolo sia sul lato del marciapiede, e di emettere un segnale di allerta. Oltre che di apposito adesivo che segnala il pericolo dovuto all'angolo cieco.  Per tutti i mezzi pesanti e furgoni scattava quindi l'obbligo di adesivo per la messa in evidenza della presenza di tale rischio.

Gli angoli ciechi sono i punti attorno al veicolo (camion, ma anche automobile, moto o bicicletta) che non possono essere visti direttamente dal conducente. Il Touring club svizzero ha offerto la definizione più completa di "angolo cieco" o "angolo morto", come viene anche chiamato: "Si tratta di una zona - si legge - che non è coperta né dal campo dei retrovisori, né dalla vista del conducente, a meno che non si giri la testa o non si muova la parte superiore del corpo". Tipicamente, si tratta della parte destra per un veicolo con guida a sinistra. Milano era stata la prima città in Italia a introdurre quest'obbligo dopo la serie di incidenti mortali che negli ultimi mesi hanno coinvolto sia pedoni sia ciclisti.

Tuttavia nella giornata odierno il Tar della Lombardia ha cancellato il provvedimento del Comune, che comunque ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato.

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