Cronaca locale

"Poche vie". Così i ragazzi delle medie demoliscono la propaganda dem sulle donne

Il consiglio comunale dei ragazzi inchioda la giunta di Misano Adriatico. Un vero e proprio smacco per la sinistra "paladina" del femminismo

L'incontro fra gli studenti del consiglio comunale dei ragazzi e la giunta
L'incontro fra gli studenti del consiglio comunale dei ragazzi e la giunta

Le vie cittadine intitolate alle donne sono davvero poche, specie in rapporto alle strade dedicate a personaggi maschili. E il consiglio comunale dei ragazzi non transige: il sindaco e la giunta devono subito impegnarsi a porre le basi per arrivare a ridurre questo divario. Questo lo "scivolone" del quale si è resa protagonista nelle scorse ore l'amministrazione di centrosinistra di Misano Adriatico, il paese in provincia di Rimini noto in primis per il circuito dedicato all'indimenticato Marco Simoncelli. Due le particolarità della contestazione: la prima è che la critica è stata rivolta dagli studenti delle scuole medie di Misano e Rimini (che compongono il locale consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze) ad una parte politica che da anni fa del femminismo e della parità di genere due dei suoi cavalli di battaglia a livello nazionale (perlomeno a parole).

La seconda, più specifica e legata al territorio, è che difficilmente primo cittadino ed assessori potranno incolpare di questa "mancanza" amministrazioni di centrodestra: dal 1946 in poi infatti, alla guida del Comune romagnolo si sono succedute esclusivamente giunte di sinistra, fra PCI, DS e PD (in continuità con l'attuale primo cittadino Fabrizio Piccioni, eletto nel 2019, che è in buona sostanza un "indipendente di sinistra"). La questione era già stata sollevata lo scorso 8 marzo dagli stessi studenti-consiglieri di 13 e 14 anni, che in occasione della scorsa Festa della donna avevano esternato l'intenzione di presentare a chi amministra un report sulla toponomastica locale. E non si può dire che non siano stati di parola, visto che proprio pochissimi giorni fa hanno presentato i dati della loro ricerca agli amministratori. Un documento che hanno consegnato ai rappresentanti istituzionali e che fotografa la situazione attuale, fornendo stimoli e suggerimenti per future intitolazioni degli spazi delle loro città a grandi donne.

Ne sarebbe infatti uscito un quadro desolante, visto che la sinistra così attenta alle donne (perlomeno sulla carta) avrebbe dedicato ad illustri esponenti del genere femminile un'esigua minoranza di strade e piazze locali. E la giovanissima "sindaca" del consiglio comunale dei giovani ha consegnato a Piccioni e alla vice-sindaca di Rimini, Chiara Bellini, un opuscolo (valido tanto per Misano quanto per il capoluogo) che contiene le biografie di 28 donne distintesi in vari campi, al quale attingere in vista di future intitolazioni. Un affondo che gli esponenti della sinistra si sono visti peraltro costretti ad incassare con un sorriso, esibendosi poi in virtuosismi dialettici per giustificare la lacuna.

“Il primo aspetto che vorrei sottolineare - il commento di Bellini - è il valore aggiunto dato dal fatto che siano proprio le studentesse e gli studenti delle nostre città a consegnare, a noi amministratori, uno studio per una toponomastica più equa e paritaria a livello di genere". Un consiglio che verrà colto, giunti a questo punto?

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