Cos’è "l’effetto favonico" che a Milano fa schizzare in alto le temperature

Temperature massime notevolmente sopra la media da alcuni giorni con il picco previsto per sabato con quasi 20 gradi: cosa succede a Milano con "l'effetto favonico"

Cos’è "l’effetto favonico" che a Milano fa schizzare in alto le temperature

Già da un paio di giorni il meteo a Milano è particolare: molto mite di giorno, visto il periodo, con temperature massime fino a 15 gradi (sabato previsti 18°C) e freddo durante la notte con la colonnina di mercurio che segna circa 5-6 gradi sopra lo zero. Se è vero che c'è anomalia anche nel secondo caso, cos'è che provoca valori diurni così elevati con cielo terso e limpido?

Cos'è il favonio

In tedesco Föhn, italianizzato favonio, è un tipico vento di cadura dall'arco alpino che qualche volta colpisce le grandi città del Nord. Stavolta è toccato al capoluogo lombardo che si trova a sperimentare temperature anche maggiori di tante località del Sud Italia che sono "più alte della norma. Ai primi di febbraio sono stati raggiunti e superati i 15 gradi. Siamo ben al di sopra della massima di riferimento del trentennio 1991-2020 che è di 7,6 gradi", ha spiegato al Corriere della Sera Samantha Pilati, della Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo. Lo stesso vale per le temperature notturne che dovrebbero essere di 2 gradi ma si fermano a 5-6°C.

Questo vento è freddo e umido al di là delle Alpi ma, a causa della barriera montuosa, sale verso l'alto per poi scendere bruscamente verso valle nel versante opposto: questa discesa comprime e secca l'aria facendolo risultare come un vento mite e caldo in altri periodi dell'anno. "I picchi di caldo sono dovuti all'effetto favonico", ha aggiunto l'esperta. Si tratta di valori anomali ma non così eccezionali, in generale, né per Milano e neanche per la Lombardia "tant'è che anche il 2 febbraio dell'anno scorso la massima aveva raggiunto i 19,3 gradi, sempre a causa del Fohn".

I numeri dell'inverno

Indipendentemente dal caso isolato, il trend di Milano è votato a un clima più secco e con temperature superiori alle medie trentennali così come è avvenuto nei mesi scorsi e a gennaio 2023 quando si sono "registrati 6,9 gradi contro i 4,3 dell'ultimo trentennio. È stato uno dei mesi più caldi per quanto riguarda le massime, il più caldo a pari merito con il 2014 se si tiene conto delle minime: 4,9 gradi contro la media di 1,8", ha aggiunto la Pilati. È invero, sì, ma sono in pochi ad accorgersene viste le anomalie climatiche che durano ormai dall'anno scorso come nel Report pubblicato dalla stessa Fondazione che ha indicato nel 2022 l'anno più caldo e soprattutto meno piovoso di sempre con 392.3 millimetri caduti a Milano Centro, in pratica un terzo rispetto alle medie di 936.3 mm.

Novità da lunedì

Un ritorno alla normalità climatica i milanesi la vivranno da lunedì: come abbiamo visto sul Giornale.

it, un'ondata di aria gelida dalla Russia provocherà un generale raffreddamento con i valori che torneranno nelle medie ma in molti casi anche al di sotto. Di notte si andrà sottozero, di giorno non si supereranno i 6-7 gradi ma continuerà il trend votato alla siccità così come si era già chiuso gennaio con accumuli complessivi non superiori ai 40 mm.

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