
Un uomo e una donna sui trent'anni e un'anziana. Sono stati denunciati per abbandono di minori dopo il blitz del Nucleo Problemi del Territorio della Polizia locale nei giorni scorsi a sud della città e del quartiere Gratosoglio, nel campo rom di via Selvanesco da dove i vigili hanno allontanato dieci minorenni.
Questo insediamento di nomadi bosniaci non stanziali ha acquisito notorietà a partire da metà agosto con la morte della vedova 71enne Cecilia De Astis, travolta e uccisa da un'auto «pirata» in via Michele Saponaro, Proprio al Gratosoglio. Grazie alle indagini della Locale si scoprì infatti che a rubare e poi a guidare la vettura in questione erano stati 4 minorenni - un maschio 13enne (che era alla guida), il fratello di 12 anni, la cuginetta che ne ha solo 11 e un altro 12enne - tutti residenti appunto nello stanziamento di via Selvanesco. Al termine della brutta vicenda tre di questi bambini - grazie a un provvedimento della Locale convalidato solo in seguito dal Tribunale dei minori - vennero affidati a delle comunità protette. In un primo tempo, infatti, i piccoli, responsabili di omicidio stradale ma non imputabili per la loro giovanissima età, erano stati semplicemente riaffidati alle loro famiglie che, insieme a loro, avevano però tentato di espatriare raggiungendo il confine francese. Furono rintracciati e riportati a Milano dai vigili milanesi, tranne un 12enne tuttora introvabile. La madre del bambino, attraverso un avvocato di Roma, ha fatto sapere alle autorità che il figlio sarebbe stato portato «in Bosnia». Secondo gli elementi in possesso della Polizia locale di Milano, però, il bambino è tuttora in Italia.
Ma non è finita qui. A settembre infatti finì in manette un'altra nomade di questo campo rom, ovvero la 33enne Paola Sulejmanovic, madre del 13enne che guidava la vettura pirata, ma anche ladra di lungo corso. Fu arrestata infatti per un cumulo di pena: doveva scontare tre anni e 10 mesi per alcuni furti, senza contare che venne trovata con addosso oltre 130 grammi di gioielli d'oro e 1.500 euro in contanti; la donna fu anche denunciata per ricettazione.
Tornado ai minori e al blitz di qualche giorno fa dei vigili, la verifica ha evidenziato che nel campo rom di via Selvanesco le condizioni di vita dei bambini non sono migliorate. Dall'omicidio De Astis per loro non è cambiato nulla: non solo la Locale li ha trovati all'interno di roulotte e furgoni deteriorati, ma anche le loro condizioni igieniche sono apparse pessime, privi com'erano di accesso ad acqua pulita, a servizi igienici, con abiti malridotti e inadatti al clima, oltre a scarpe fradice.
Inoltre i piccoli trascorrono le giornate in mezzo alla terra, tra pozzanghere e rifiuti, non risultano censiti e non vanno a scuola restando così isolati. Così dieci di questi minori, dai 4 ai 17 anni, sono stati affidati a una comunità protetta, mentre ai parenti è stata tolta la potestà genitoriale.