Cronaca locale

"Lo ha infastidito". Gli ambientalisti attaccano la donna ferita da un asino

Una donna di 35 anni è finita in ospedale a Genova dopo esser stata scalciata da un asino, rimediando una prognosi di trenta giorni. Gli animalisti dell'Aidaa hanno però annunciato l'intenzione di presentare un esposto in procura, supponendo che l'animale abbia agito dopo esser stato infastidito dalla vittima

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Una donna è finita in ospedale dopo esser stata scalciata da un asino. Ma gli animalisti hanno nemmeno troppo velatamente puntato il dito contro di lei, annunciando l'intenzione di presentare un esposto presso la procura di Genova per fare chiarezza sull'accaduto: a loro avviso, l'animale può aver reagito dopo esser stato infastidito. Questa l'iniziativa anticipata nelle scorse ore dall'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, a seguito di una vicenda concretizzatasi qualche giorno fa a Borzonasca. Nel paese facente parte della città metropolitana di Genova, una donna di 35 anni è infatti stata aggredita da un asino. La dinamica degli eventi non è ancora stata ricostruita in toto: di certo c'è che la malcapitata ha riportato un trauma toracico con alcune fratture ed era stata subito ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Genova.

E dopo un fine settimana trascorso sotto l'occhio vigile dei medici nel reparto di osservazione breve intensiva, è stata dimessa dal nosocomio genovese, rimediando una prognosi di trenta giorni. La trentacinquenne ha dichiarato di esser stata colpita dall'animale, a quanto sembra durante una passeggiata in una zona verde della Valle Sturla. Le cronache locali parlano inoltre di indagini volte ad appurare l'eventuale pericolosità dell'asino, non chiudendo (perlomeno al momento) la porta nemmeno alla pista più estrema, ovvero quella che porta all'abbattimento dell'animale. Un'ipotesi quest'ultima, che allo stato attuale delle cose apparirebbe comunque piuttosto remota. Ma gli animalisti dell'AIDAA non hanno comunque nascosto la loro irritazione, espressa in una nota che annuncia il sopracitato esposto in procura. E gli attivisti partono da un presupposto: è molto difficile, a loro dire, che un asino aggredisca un essere umano. A meno che non sia stato in qualche modo infastidito.

L'AIDAA, in buona sostanza, non esclude affatto la possibilità che sia stata proprio la vittima a causare la reazione dell'animale, scaricandole addosso parte della responsabilità per quanto avvenuto. "Sono diverse le questioni ancora da chiarire. Partendo da quale sia stato il comportamento e l'approccio della donna verso l'asino, se l'animale fosse in una proprietà pubblica o privata e se fosse o meno custodito - si legge nel comunicato dell'associazione degli animalisti (non privo di tratti surreali) riportato dal sito GenovaToday - un asino diventa leggermente aggressivo se lo si molesta. E noi nell'esposto chiediamo di verificare passo per passo come siano andate le cose. E di valutare e punire anche le eventuali responsabilità umane, se accertate.

Poi sul possibile abbattimento dell'asino, se qualcuno lo ha veramente pensato, crediamo che non esistano commenti possibili".

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