Fedeli arrivano in ritardo alla Messa, il parroco nega loro la comunione

Ad Arezzo, il parroco della chiesa di Sant'Egidio avrebbe negato la comunione ai fedeli arrivati a messa già iniziata, consentendo la partecipazione alla comunione ai soli parrocchiani giunti in orario. Per una scelta che avrebbe già dato origine a polemiche

Fedeli arrivano in ritardo alla Messa, il parroco nega loro la comunione
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Il parroco avrebbe negato la comunione ad alcuni fedeli, nel corso della messa. Il motivo? Le persone in questione sarebbero entrate in chiesa a funzione liturgica già iniziata. Per una scelta che i diretti interessati non avrebbero a quanto pare gradito, e della quale avrebbero già provveduto ad avvertire il vescovo. La messa della vigilia di Natale sembra insomma aver già dato origine a polemiche, ad Arezzo. Se non altro stando a quel che riporta la testata online ArezzoNotizie a proposito della vicenda in oggetto, con tanto di testimonianza di una fedele alla quale sarebbe stata negata la comunione proprio per essere arrivata a messa iniziata. L'episodio in questione risalirebbe a stamani e sarebbe avvenuto nel capoluogo aretino, nella chiesa di Sant'Egidio di via dell'Orciolaia. Sulla base di quanto ricostruito, diversi parrocchiani sarebbero arrivati nei minuti successivi all'inizio della funzione liturgica.

Un ritardo che il nuovo parroco non avrebbe a quanto pare gradito particolarmente. E lo avrebbe oltretutto fatto presente, in qualche modo, già durante il sermone. "Quando sono entrata, già ho notato un clima strano. La liturgia era iniziata da poco, ho ascoltato il Vangelo, ma non è stata fatta l'omelia - ha raccontato la fedele al sito - il parroco ha pronunciato qualche parola di polemica, che ho appena colto. Intorno i presenti hanno rumoreggiato. Ma il fatto più grave è accaduto al momento dell'eucaristia. Tutti si sono messi in fila, io ero l'ultima. Ma molti si lamentavano, c'era chi tornava via chiedendosi che prete fosse". Il parroco, sempre secondo quanto raccontato dalla donna, avrebbe insomma operato una sorta di selezione fra i parrocchiani in fila durante l'eucaristia. Avrebbe in buona sostanza consentito di ricevere la comunione solo ai fedeli arrivati in chiesa in orario e che hanno quindi seguito l'intera funzione, negandola agli altri.

Per i "ritardatari" non ci sarebbe insomma stato niente da fare. "Il parroco, con fare rigido e polemico, si è rifiutato di darmi l'ostia - ha proseguito la donna - molti fedeli erano arrabbiati e lui si è praticamente messo a rispondere polemizzando durante l'eucarestia. Una cosa mai vista".

Al termine della messa, i parrocchiani ai quali sarebbe stata negata la partecipazione all'eucaristia si sarebbero dunque riuniti all'esterno dell'edificio religioso: delusi ed arrabbiati, non avrebbero nascosto il malcontento per quel che sarebbe avvenuto. Della storia sarebbe a quanto pare stato informato anche il vescovo di Arezzo - Cortona - Sansepolcro, Andrea Migliavacca. E a breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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