Cronaca locale

Fontana ha già vinto. E a Milano la Moratti scippa più voti a sinistra

Sondaggio tra elettori della città e provincia. Gallera record, Senna primo nel Terzo Polo

Fontana ha già vinto. E a Milano la Moratti scippa più voti a sinistra

Il governatore Attilio Fontana si conferma come «la persona più indicata per rilanciare la Regione Lombardia», ne è convinto il 25,5 per cento del campione. Dietro la ex vice Letizia Moratti, candidata con la sua lista civica e il Terzo Polo di Calenda e Renzi (oggi il lancio della candidatura al teatro Parenti), dietro con il 18,7% Pierfrancesco Majorino in campo per il centrosinistra e - a meno di sorprese - i 5 Stelle che oggi votano on line fino alle 22 l'accordo con il Pd alle Regionali. Fontana sarebbe «la persona più indicata per gestire la Lombardia e rilanciarla nei prossimi 5 anni». Tra un gruppo trasversale di candidati sottoposto agli intervistati invece il nome che incassa più «voti» virtuali è il consigliere regionale di Forza Italia Giulio Gallera. Nel match all'interno del Terzo Polo guida invece la classifica Gianmarco Senna, ex leghista, con l'11,5% delle preferenze, solo la metà per il consigliere comunale Carmine Pacente (5,6%), dietro Francesco Ascioti (4,9%), Mariasole Mascia (4,8%) e Lisa Noja (5,4%). Sono alcuni dei risultati dell'indagine condotta tra il 5 e 7 dicembre da Gpf Inspiring research con approccio quantitativo su un campione di 800 individui suddivisi per quote in base a sesso, età e area geografica (342 casi nel Comune di Milano e 458 in altri comuni della Provincia). Un sondaggio che non copre quindi l'intera Lombardia ma dà il polso delle intenzioni di voto tra capoluogo e hinterland, un territorio che conosce già meglio (ad esempio) l'ex sindaco Moratti o Majorino, ex assessore delle giunte Pisapia e Sala. Il campione ha risposto a un questionario strutturato di circa 12 minuti. Sulle intenzioni di voto in termini di candidati, Fontana è in testa con il 40,1%, secondo Majorino con il 32,7 e terza Moratti con il 27,2%, il 7,5% risponde che non andrà a votare e il 32% non ha ancora deciso. Moratti e Majorino ottengono molti consensi dal voto disgiunto. E il voto dei partiti nel caso del centrodestra supera di quasi sei punti (45,9%) il voto solo sul presidente. In testa FdI con il 28,4%, Lega al 10,3% e Forza Italia al 7,2%. Il centrosinistra si ferma al 28,4%, con il 22,3% del Pd, il 3,2% dei Verdi, il 2,5% di +Europa che è pronto ad uscire dall'alleanza se sarà formalizzato l'accordo con i 5 Stelle - che dal sondaggio valgono il 5,9% -, e lo 0,4 di Sinistra Italiana. La coalizione di Letizia Moratti raccoglierebbe il 19,7% dei voti, il 12,4% dal Terzo Polo di Calenda e Renzi e il 7,3% dalla lista Moratti. Riguardo alle caratteristiche dei candidati, Fontana dimostra di avere senz'altro una maggiore capacità di ascolto e una leadership assolutamente superiore a quella degli sfidanti, Majorino è quello meno conosciuto, considerato meno serio, ma è più efficiente e piace un pochino di più ai milanesi. Anche la Moratti sembra essere molto «Milanese». I flussi di voto del Terzo Polo provengono, spiega il sondaggio, «principalmente da coloro che hanno già precedentemente votato Azione/Italia Viva alle elezioni del 2022, a seguire +Europa, Pd e qualcuno anche dal non voto». Moratti strapperebbe insomma più voti a Majorino che a Fontana. Nel centrodestra il più «votato» è Gallera (Fi), dietro Gianluca Comazzi di Fi (14,6%), Marco Alparone di Fdi (13,4) e Franco Lucente di Fdi (12,6%). Nel centrosinistra derby tra i Pd Pietro Bussolati (7,7%) e Fabio Pizzul (6,1).

Già detto di Senna che guida il Terzo Polo, tra i 5 Stelle Consolato Mammì (3,5%) supera Nicola Di Marco (2,2).

Commenti