La sinistra autorizza il murales con turbante e hijab. Ira della Lega a Piacenza

Alcuni murales "etnici" autorizzati dall'amministrazione comunale stanno facendo discutere. La Lega: "Le amministrazioni dovrebbero prima puntare sul rispetto dell'identità e delle tradizioni del nostro Paese. Una certa parte politica sta cercando di imporre il pensiero unico"

La sinistra autorizza il murales con turbante e hijab. Ira della Lega a Piacenza
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Una serie di murales "etnici", che raffigurano tra le altre cose una donna con il volto coperto dal velo islamico, un uomo con il turbante e una persona di origini africane con un copricapo bianco. E accanto alle immagini dei volti, frasi composte anche in arabo che inneggiano alle "identità miste". Questa l'opera che a Piacenza è diventata un "caso" politico, con la Lega che nelle scorse ore ha in buona sostanza accusato l'amministrazione comunale a guida Partito Democratico di voler "imporre" il politicamente corretto ed il "pensiero unico" anche attraverso l'arte. A dare l'ok alla realizzazione dei murales finiti sotto la lente d'ingrandimento del Carroccio sarebbe infatti stato l'assessorato alle politiche giovanili, per un'opera conclusasi a quanto pare pochi giorni fa. La questione è stata sollevata dal consigliere comunale leghista Luca Zandonella, il quale in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook non ha nascosto il proprio disappunto per l'iniziativa e non ha risparmiato una "stoccata" al centrosinistra.

"Questi nuovi murales, autorizzati dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Piacenza in via Boselli, dimostrano ancora una volta la direzione nella quale l'amministrazione Tarasconi sta andando - ha scritto il diretto interessato, attaccando il sindaco "dem" Katia Tarasconi e la sua giunta - delle diverse immagini, tra donne con velo e lingue indecifrabili, ve ne cito una su tutte: "Identidades Mistas". Devo aggiungere qualcosa su queste parole? Non credo sia necessario". Zandonella ha posto l'accento sul fatto che un'amministrazione dovrebbe in primis valorizzare e promuovere in maniera efficace le tradizioni locali e nazionali. E solo a quel punto confrontarsi con le altre culture, facendone notare gli aspetti positivi e stigmatizzando quelli reputati negativi o discriminatori.

"Le amministrazioni pubbliche dovrebbero prima puntare sulla conoscenza e sul rispetto dell'identità e delle tradizioni del nostro Paese, per poi confrontarsi con le culture diverse apprezzandone i lati positivi e stigmatizzando quelli negativi e non accettabili nella nostra società - ha concluso Zandonella - e non ho problemi a dirlo, anche se il politicamente corretto ed il pensiero unico del giorno d'oggi vorrebbero imporre certi concetti". Non pochi i cittadini che, su Facebook, hanno dimostrato di condividere il punto di vista dell'esponente della Lega: qualcuno ha parlato di "oscurantismo", invece che di pluralismo.

"Purtroppo una certa parte politica sta cercando di imporre il pensiero unico, anno dopo anno e con diverse modalità - ha concluso Zandonella, rincarando la dose in un commento riportato da PiacenzaToday - mi spiace ma non mi stancherò mai di denunciarlo"

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