Cronaca locale

Far West a Milano: maxi rissa tra 60 persone e 5 i feriti

Nella periferia ovest di Milano è scoppiata una maxi rissa che ha coinvolto 60 persone, prevalentemente rom e dell'est Europa

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La città di Milano, sotto la guida dell'amministrazione di Beppe Sala, ha intrapreso una china pericolosissima che sembra irrevocabile, almeno con questa giunta. È diventata una metropoli pericolosa, invivibile per gli onesti cittadini che non possono godere a pieno della città e dei suoi spazi pubblici, perché terrorizzati dalla delinquenza dilagante, prevalentemente di matrice straniera ed extracomunitaria. L'ultimo episodio giunto alle cronache racconta di una maxi rissa che ha visto coinvolte oltre 60 persone, prevalentemente dell'est Europa e di etnia rom, che ha richiesto l'intervento massiccio delle forze dell'ordine per riportare la calma e l'ordine pubblico.

I fatti si sono svolti in via Faa di Bruno, periferia occidentale della città. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, le violenze sarebbero nate per un litigio per futili motivi che ha coinvolto poi numerose persone residenti in zona. Al momento sono almeno cinque le persone rimaste ferite, anche con armi da taglio, cui i sanitari stanno prestando soccorso. L'operazione di identificazione delle persone coinvolte è ancora in corso ma questa rissa è l'ennesima dimostrazione della pericolosità di Milano, che in molte sue zone è in mano alla criminalità gestita dalla malavita straniera. Sono sempre di più le risse per il controllo delle piazze della droga e, in generale, per il controllo del territorio, senza che vi sia una vera azione da parte del sindaco e dell'assessore alla Sicurezza, che ignorano il problema. Anzi, spesso quello che i cittadini percepiscono come un pericolo per loro diventa una risorsa.

"La rissa da Far West scoppiata in via Faa di Bruno tra 60 rom è indegna di una città civile quale dovrebbe essere Milano", ha dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare e capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Milano. "Però amministra il Pd, quello dei 2.8 milioni per l'integrazione dei nomadi e per combattere l'anti-ziganismo, ed ecco che le periferie si trasformano in enclave di illegalità dove i rom sono assoluti padroni. Sala e Granelli, anziché vantarsi degli sgomberi spot, si facciano un giro tra i quartieri popolari per vedere come vivono i pochi italiani rimasti...

", ha concluso Sardone, mettendo in evidenza le ipocrisie di una classe dirigente incapace di gestire a dovere le criticità, anche quelle segnalate più e più volte dagli stessi cittadini, ormai rassegnati.

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