Pesanti insulti sui social al prefetto di Udine (napoletano)

Questa sera il Napoli può vincere lo scudetto. Sui social parole d'odio a causa di un tweet

Massimo Marchesiello, prefetto di Udine
Massimo Marchesiello, prefetto di Udine

Il Napoli è prossimo a vincere lo scudetto. Avrebbe potuto farlo già di mercoledì senza giocare ma la Lazio ha negato ai napoletani la festa anticipata, come la Salernitana la settimana precedente. Come spesso accade nella città di Pulcinella, oltre i risultati sportivi ciò che fa discutere l'opinione pubblica è il contorno. Questa volta è il caso del prefetto di Udine.

Infatti, oggi alle 20:45 si giocherà Udinese-Napoli. Da una parte è pronto l'esodo partenopeo, circa in 12mila sono in viaggio verso la città friuliana. Oltre mille saranno nel settore ospiti, gli altri, invece, per Udine. Dall'altra, i tifosi della squadra di casa hanno diramato un comunicato in cui sottolineano che "non sono graditi né tollerati festeggiamenti di alcuni tipo da parte dei napoletani".

In questo scenario, è stato intervistato il prefetto di Udine Marchesiello al quale, tra le varie domande, è stato chiesto come il servizio d'ordine si stesse preparando: "Le forze dell’Ordine sapranno affrontare questa situazione. Sono previsti rinforzi, è una partita ancora aperta ma su questo faranno tutti il loro dovere. Non ci dovrebbero essere problemi, sarà una festa in ogni caso".

Non nasconde, inoltre, intervistato su Radio Kiss Kiss la sua fede napoletana: "Aspetto da 33 anni questa possibilità e questa soddisfazione. Però come ho già detto è stato tutto centellinato che ormai è una cosa prevista. Per me sarà una grande soddisfazione e sarò contento come tutti i tifosi del Napoli". Proprio a causa di queste parole, riprese su Twitter dalla giornalista partenopea Anna Trieste e commentate sempre da lei con un: "Rassegnatevi, siamo ovunque", si è creata attenzione attorno a Marchesiello.

Molte sono state le frasi o parole di risposta certamente non lusinghiere. C'è chi ha paragonato i napoletani alle "blatte", chi alle "metastasi" e chi al "sistema fognario". Chi, invece, a quel "siamo ovunque" ha controbattuto dicendo: "Forse stiamo capendo perché l’Italia sta andando a rotoli!", o in maniera simile. In ogni caso, in una modalità che non dovrebbe appartenere allo sport.

Parole che non rasserenano una situazione già di per sé abbastanza complicata ma alle quali, come è giusto che sia, non c'è stata replica da parte del prefetto, concentrato completamente sulla partita.

"L’invito, molto forte, che faccio è proprio che non vi siano invasioni di campo da parte dei tifosi azzurri, sarebbe deleterio e pericoloso per tutti, e creerebbe tanti problemi alle forze di polizia. Dovesse accadere ci complicherebbe e non poco la vita", ha concluso Marchesiello.

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