Cronaca locale

Calcio-tennis sul lungomare di Napoli, la strana richiesta dell'Eintracht Francoforte

La decisione del governo italiano di sbarrare le porte dello stadio Maradona ai supporter tedeschi ha decisamente avvelenato il clima del prepartita

Calcio-tennis sul lungomare di Napoli, la strana richiesta dell'Eintracht Francoforte

La richiesta singolare è stata inoltrata al Comune di Napoli dal club Eintracht di Francoforte già a inizio mese. In attesa dell’incontro di calcio di ritorno degli ottavi di finale di Champions con la squadra partenopea, in programma il 15 marzo, i calciatori tedeschi hanno fatto sapere di voler giocare a calcio-tennis nell’impianto sportivo di via Partenope. A riportare la notizia è stato il quotidiano Fanpage. Inutile dire che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi ha dato immediatamente parere favorevole, nel proverbiale spirito di ospitalità che da sempre contraddistingue i napoletani. Le tensioni degli ultimi giorni legate ai possibili rischi di scontri tra tifosi avversari, però, hanno avvelenato un po’ il clima prepartita.

La decisione del governo italiano di sbarrare le porte dello stadio Maradona ai supporter dell’Eintracht di Francoforte ha provocato la reazione dei vertici della società tedesca. I dirigenti della squadra hanno aspramente criticato le istituzioni nazionali e locali per la decisione assunta. L’accusa nei confronti dei ministri dell’Interno e dello Sport e del Comune di Napoli è di inefficienza. Da Francoforte hanno gridato allo scandalo per la pessima organizzazione, in termini di sicurezza e di ordine pubblico, della partita.

La reazione dell’amministrazione comunale, però, non si è fatta attendere. A rispondere ai tedeschi è stato il presidente della commissione comunale Trasporti Nino Simeone. “Prima un politico – ha detto al quotidiano – un consigliere tedesco, e adesso addirittura la dirigenza della società calcistica che si permette, velatamente, di esprimere giudizi negativi sull'operato del nostro governo e in particolare del Ministro dell’Interno, reo di non aver programmato l'arrivo dei tifosi tedeschi, vietando la loro presenza allo stadio Maradona. Alla base di questo provvedimento vi sono esigenze superiori da salvaguardare: non si può consentire che, come già accaduto in passato, una manifestazione sportiva diventi l’occasione di scontri tra frange violente delle tifoserie.

La tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico devono prevalere”.

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