Cronaca locale

"Ci dava dei mafiosi, così ho disarmato il killer di Roma"

L’uomo che è riuscito a immobilizzare il killer di Roma ha raccontato che mentre sparava, il 57enne urlava “Mafiosi vi uccido tutti”. Accuse anche sul blog del killer

L'uomo che ha fermato il killer di Roma: "Ci dava dei mafiosi, così l'ho disarmato"

Silvio Paganini, il 67enne che è riuscito a immobilizzare Claudio Campiti, l’uomo che ha fatto fuoco durante lo svolgimento di una riunione di condominio all’interno di un bar in via Monte Giberto a Fidene, nel quartiere a nord-est di Roma, ha raccontato quei momenti concitati a Repubblica. Durante la colluttazione, l’impiegato nel settore del turismo è stato anche colpito da un proiettile al viso e si trova adesso in un letto al pronto soccorso del Policlinico Gemelli della Capitale. Paganini ha raccontato che il killer "mentre sparava urlava 'Mafiosi vi uccido tutti'".

Cosa urlava il killer mentre sparava

Silvio Paganini è riuscito a fermare e disarmare l’omicida di Fidene cha ha comunque ucciso tre persone, tre donne, e ferito altre quattro persone."Eravamo già tutti seduti nella sala, quando si è aperta la porta, è entrato quell'uomo con una pistola in pugno. La stringeva con due mano e mirava dritto ai volti", ha ricordato l’eroe che è stato raggiunto in ospedale dalla moglie e da altri familiari. Campiti ha cercato di uccidere anche il 67enne, che fortunatamente è rimasto solo ferito a una guancia da un proiettile: "Abbiamo visto la morte in faccia, in un attimo ha esploso quattro colpi, stava per sparare ancora. Non ho avuto il tempo di riflettere, gli sono saltato addosso e ho provato a fermarlo prima che uccidesse ancora".

Come abbiamo detto in precedenza, durante il suo atto eroico, Paganini è rimasto ferito da un proiettile al volto. "Mentre cercavo di fermarlo urlava inferocito: 'Mafiosi, adesso vi uccido tutti'". Alla fine della colluttazione ha avuto la meglio il 67enne che è riuscito a togliere la pistola all’aggressore e a immobilizzarlo fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno poi preso in consegna.

Chi sono le tre vittime

Sono tre le donne uccise: Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. Un'altra donna che è rimasta ferita nella sparatoria è stata operata nell'ospedale Sant'Andrea si trova adesso in prognosi riservata. A dare la notizia è stato lo stesso ospedale romano. La donna è giunta al Pronto soccorso "in condizioni generali gravissime", scrive in una nota la direzione sanitaria dell'ospedale. Nella nota si legge: "Sono state effettuate tempestivamente le indagini diagnostiche ai fini di una completa valutazione clinica e successivamente è stata posta indicazione al trattamento chirurgico. L'intervento è terminato alle 13.45 e la paziente è stata trasferita in rianimazione con prognosi riservata".

Cosa scriveva il killer sul suo blog

"Benvenuti all'inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, sò tutti ladri”, aveva scritto Campiti sul suo blog dedicato al Consorzio ValleVerde. Il post, datato 2 novembre 2021, è un lunghissimo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte "mafie" e passaggi inquietanti come "Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità".

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