Cronaca locale

"Vi saluto". Poi il salto nel vuoto: il tragico gesto del 25enne

Un ragazzo di 25 anni si sarebbe suicidato a Lucca, lanciandosi nel vuoto da quaranta metri dopo essere salito su una torre medievale. Poco prima di compiere il gesto estremo, aveva pubblicato un post d'addio sulla sua pagina Facebook chiedendo scusa per quel che avrebbe poi fatto

La Torre Guinigi di Lucca, da dove il giovane si sarebbe lanciato nel vuoto
La Torre Guinigi di Lucca, da dove il giovane si sarebbe lanciato nel vuoto

Stamani aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook un messaggio piuttosto criptico, che lasciò interdetti diversi utenti con i quali condivideva l'amicizia sul popolare social. A posteriori, si trattava però di un messaggio d'addio: poco dopo aver pubblicato il post in questione, sarebbe salito su una delle torri medievali più alte di Lucca e si sarebbe lanciato nel vuoto di proposito. Questa la vicenda che scioccato la città toscana, con gli inquirenti che stanno ancora cercando di ricostruire con certezza l'accaduto. Si sa solo che G.C., il giovane di 25 anni originario di Messina protagonista di questa storia, non c'è più. Il ragazzo era arrivato nel capoluogo lucchese tempo fa, per lavorare come tecnico di laboratorio presso l'ospedale locale. Stando a quanto ricostruito da chi indaga, la tragedia sarebbe avvenuta nella mattinata: dopo essere uscito di casa, il venticinquenne si sarebbe recato presso la Torre Guinigi, il torrione medievale che sovrasta il centro storico dall'alto degli oltre quaranta metri d'altezza.

Si sarebbe messo in fila all'ingresso insieme ai numerosi visitatori che attendevano il loro turno, salendo sino alla sommità. Solo che, una volta arrivato in cima, avrebbe scavalcato il parapetto per poi lasciarsi cadere nel vuoto. A dare l'allarme sono stati i passanti che hanno assistito alla scena, allertando i soccorsi e le forze dell'ordine. Una pattuglia della polizia, i vigili urbani di Lucca e un’ambulanza della Croce Rossa hanno immediatamente raggiunto il posto, insieme all'Elisoccorso Pegaso. Per il giovane però, non c'era più nulla da fare. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano La Nazione, ad indurre i poliziotti ad indagare sull'ipotesi-suicidio sarebbero state le testimonianze di alcuni turisti americani, i quali avrebbero dichiarato di aver visto il venticinquenne allontanarsi e buttarsi volontariamente dalla cima. E a confermare questa pista c'è anche quelle parole pubblicate su Facebook che a prima vista erano sembrate un semplice sfogo dettato da un probabile momento difficile. Ma che, alla luce del dramma, erano parole di congedo e di scuse verso chi gli voleva bene.

Il post d'addio

"Chiedo scusa a tutti quelli che ne soffriranno. A chi più, a chi meno, vi voglio un bene dell'anima e sottolineo che apprezzo quanto ci abbiate provato - aveva scritto il diretto interessato, con l'hashtag #pipirulipiangeva - non è colpa volta, non è mai stata colpa vostra. Ora, con finalmente un po' di pace nel cuore, vi saluto e vi auguro di ripensare solo alle cose belle e all'amore e all'amicizia che ci sono stati". Parole che lasciano immaginare un dolore interiore che il ragazzo provava forse da tempo, per quanto nessuno dei suoi amici sembrava esserne pienamente a conoscenza.

Le reazioni

Quanto avvenuto ha ovviamente scosso la cittadinanza e su Facebook numerosi utenti hanno voluto dedicargli un messaggio. Diversi anche i commenti degli amici sotto al post in questione, che si dicono addolorati e ora che non c'è più gli chiedono conto del gesto. Nemmeno la politica è rimasta indifferente: Mario Pardini, sindaco di Lucca, gli ha dedicato un pensiero. "Di fronte alla perdita di una giovane vita con un gesto così estremo - ha scritto l'esponente di centrodestra sulla sua pagina istituzionale - c’è solo il silenzio e il cordoglio".

Le indagini stanno quindi proseguendo, per fare luce sulle ragioni che hanno spinto il giovane a suicidarsi.

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