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Milano come Roma e Firenze, vietate le keybox: multe fino a 400 euro

Arriva il divieto di installare keybox alle case utilizzate per gli affitti brevi. Ecco che cosa sappiamo

Milano come Roma e Firenze, vietate le keybox: multe fino a 400 euro
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A Milano arriva il divieto di installare keybox presso appartamenti e abitazioni lungo le vie del centro. Il Comune del capoluogo meneghino ha deciso di seguire le orme di Roma e di Firenze, scegliendo di vietare le ormai onnipresenti casette portachiavi che vengono impiegate da chi concede appartamenti in affitto breve.

Stando alla recente delibera emessa dal Consiglio Comunale, saranno vietate keybox posizionate sulla segnaletica stradale, sulle recinzioni, sui cancelli e sui pali della luce che si trovano per strada. Questo per tutelare il decoro urbano. Il provvedimento entrerà ufficialmente in vigore fra 30 giorni, e da quella data chi non si sarà messo in regola correrà il rischio di vedersi recapitare una multa compresa fra i 100 e i 400 euro. Alla sanzione andranno poi aggiunte le spese necessarie per rimuovere il dispositivo.

Il provvedimento si è reso necessario per limitare un fenomeno ormai dilagante. Sono sempre di più coloro che ricorrono alle casette per consegnare le chiavi a chi riceve l'appartamento via affitto breve e può accedere alla struttura mediante self check-in. Questi dispositivi si vedono ormai ovunque, tanto da essere diventati un motivo di disturbo. In alcuni casi vengono addirittura posizionati senza autorizzazione, e non è raro trovare ingressi di palazzi trasformati in una "parete di keybox". Da qui le lamentele di tanti cittadini, che hanno puntato il dito contro questo nuovo sistema, il continuo viavai e i tanti rumori.

Proprio per garantire il decoro urbano e riportare un po' di equilibrio è arrivata questa delibera, che segue quelle di Roma e Firenze. Ci sono poi rischi che non possono non essere presi in considerazione. Queste casette possono inoltre essere impiegate per fini criminali: è già capitato che siano state utilizzate per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

"Con l'approvazione della delibera abbiamo finalmente messo ordine in un far west che andava avanti da anni: migliaia di cassette portachiavi installate senza permesso, appese a pali, cancellate, recinzioni e facciate visibili dalla pubblica via.

Un uso privato e incontrollato dello spazio pubblico che nessuna città può permettersi", ha dichiarato Michele Albiani, presidente della Commissione consiliare Sicurezza, come riportato da MilanoToday."Oggi Milano dice basta. Lo spazio pubblico torna a essere un bene comune e non una bacheca per affitti brevi".

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