Alle ore 12.00 di ieri, mercoledì 15 ottobre, si è chiusa la parte dell'organizzazione degli Ambrogini d'oro 2025 inerente la raccolta delle candidature. Come spesso accade in questa fase, si sono registrati i nomi dei partecipanti fino all'ultimo: tra di essi Dan Peterson, coach in grado di portare l'Olimpia Milano ai trionfi in Campionato, Coppa Italia, Coppa Korac e Coppa dei Campioni, la cui candidatura è stata avanzata dal consigliere del Pd Luca Costamagna, ma anche il critico cinematografico Gianni Canova, rettore dello Iulm dal 2018 al 2024, proposto da studenti, attori, registi e dal consigliere regionale di FdI Matteo Forte, e persino il programma televisivo Le Iene, sostenuto dal consigliere regionale di Noi Moderati Manfredi Palmeri. Tra i riconoscimenti postumi sono stati proposti i nomi della tennista Lea Pericoli, dell'ex primo cittadino Paolo Pillitteri e di Giorgio Armani, che ricevette il riconoscimento già nel 1982.
Il presidente del consiglio comunale Elena Buscemi ha ricevuto 337 lettere di proposta che hanno portato alla nomina di 280 candidati tra persone fisiche (109 totali, con 82 uomini, 29 donne e 2 coppie), soggetti collettivi come aziende, gruppi o associazioni (140 in tutto) e riconoscimenti postumi (31, ovvero 23 uomini e 8 donne). La Commissione che sceglierà a quali protagonisti assegnare l'Ambrogino d'oro, formata dai capigruppo e dall'Ufficio di presidenza, sarà chiamata a giudicare a metà novembre.
Quest'anno la vigilia della conclusione della prima fase è stata caratterizzata dalla querelle relativa alla candidatura di Margherita Cioppi, capomissione milanese della barca Karma che ha fatto parte della spedizione della Flotilla verso Gaza: una candidatura, questa, proposta dal capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni e dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi. La proposta aveva fatto insorgere Annamaria Bernardini de Pace, che in una lettera indirizzata a Sala si era detta pronta a "restituire pubblicamente il premio ricevuto con orgoglio anni fa". "La cosiddetta 'flottiglia' non ha distribuito cibo, non ha soccorso civili: ha messo in scena una provocazione politica, con finalità simboliche e mediatiche, ai limiti della legalità internazionale", aveva aggiunto l'avvocato, "tutto questo non ha nulla a che vedere con il senso civico, la solidarietà o la promozione dell'immagine di Milano nel mondo".
"Gli Ambrogini sono prerogativa del Consiglio comunale", ha dichiarato nella giornata di ieri il primo cittadino di Milano, con chiaro per quanto non esplicito riferimento ad Anna Maria Bernardini de Pace, "da sindaco non propongo nomi e non partecipo alla decisione". Dopo la premessa, Sala ha aggiunto inoltre che gli Ambrogini d'oro dovrebbero andare a quanti abbiano mostrato "particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, con atti di coraggio e di abnegazione civica abbiano in qualsiasi modo giovato a Milano". "Volete, per fare solo un esempio, candidare Trump? Fatelo, ma ricordatevi che la politica per prima deve rispettare le regole. A partire dalle regole che si è autonomamente data", ha concluso. Era stata la Lega a proporre in modo provocatorio la candidatura del presidente degli Usa, ma poi tutto è rientrato dopo la rinuncia da parte di Cioppi.
La capomissione, tuttavia, non ha declinato la candidatura per questioni di convenienza, bensì per protestare per il gemellaggio del comune di Milano con Tel Aviv: "Ringrazio i consiglieri comunali Carlo Monguzzi e Beatrice Uguccioni, questa proposta mi fa pensare che ci siano barlumi di speranza a livello istituzionale". Niente Flotilla e niente Trump, quindi, ma come sempre per la scelta dei vincitori ci saranno delle inevitabili schermaglie tra parti contrapposte.