Cronaca locale

"Offendono le signore a messa". Niente sexy shop nel centro di Sorrento

Il primo cittadino Massimo Coppola respinge le accuse di bigottismo e rilancia: “Devo tutelare le sensibilità”

"Offendono le signore a messa". Niente sexy shop nel centro di Sorrento

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"Offendono la morale". Niente sexy shop nel centro di Sorrento

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Gli amanti del proibito a Sorrento (Napoli) saranno costretti ad andare in periferia. Il sindaco Massimo Coppola ha infatti vietato tramite ordinanza l’apertura di sexy shop in centro città. Il primo cittadino ha così sbarrato la strada ad un esercente che avrebbe voluto aprire un negozio osè lungo corso Italia, a pochi passi dalla cattedrale dedicata ai santi Filippo e Giacomo. Meglio non mischiare il sacro con il profano, deve aver pensato il sindaco Coppola, che respinge però le accuse di bigottismo.

Lato parrocchia nessuno ha fatto pressioni sulla giunta di Sorrento, anche perché nessuno era a conoscenza della vicenda. Come evidenziato dal Corriere, nell’ordinanza sono stati vietati anche negozi destinati alla vendita di canapa o derivati. L’obiettivo è “garantire la tutela del pubblico decoro, del buon costume e dell'ordine pubblico: l'apertura sul territorio di questi esercizi commerciali può ledere l'etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti”. Dunque, niente sexy shop o similari vicino a “chiese e luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole di qualsiasi ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione”.

L’ordinanza precisa inoltre il divieto di vendere “articoli correlati a tali esercizi” nel centro di Sorrento, nonché qualsivoglia forma di pubblicità. Interpellato dal Corriere il sindaco Coppola ha posto l’accento sulla necessità di introdurre dei divieti dopo aver ereditato, nel 2020, una città con poche regole: “Ho subodorato il rischio dell’apertura di una attività del genere e ho creduto giusto intervenire subito. Io credo solo di aver interpretato la sensibilità dei miei concittadini: devo tutelare tutti, anche gli anziani”.

Il primo cittadino di Sorrento ha rimarcato la necessità di proteggere le signore di una certa età che vanno a messa, con un negozio dedicato al sesso nelle vicinanze avrebbero potuto sentirsi poco tutelate. Ma non solo: “Noi sorrentini il sesso lo viviamo nella realtà, da protagonisti. Non abbiamo bisogno di falli esposti in una vetrina”. Anche perché è già successo: “Un negozio di sanitari, per qualche tempo, ha esposto vibratori, falli e lubrificanti. Ora, però, si sta contenendo”. Niente commerci di bassa levatura, il Coppola-pensiero: "Altrimenti, magari si rischia di diventare anche qui una friggitoria a cielo aperto. Se un turista ha bisogno di qualche oggetto erotico, lo può comprare su Internet. Così tutela anche la sua privacy".

In altri termini, gli amanti dell’hard che abitano in centro dovranno farsi qualche chilometro in più.

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