
È successo tutto in poche ore. Prima lo sgombero di una casa occupata abusivamente da una famiglia, che non aveva titolo a starci, nel quartiere Borgo Nuovo a Palermo, poi l'intimidazione con una bomba carta sotto casa dell'assessore comunale all'Emergenza abitativa di Palermo, Fabrizio Ferrandelli.
I fatti
Nel pomeriggio di ieri un appartamento popolare di via Bronte, che era stato sgomberato dalle polizia, era stato trovato dagli ufficiali comunali completamente vandalizzato. Dopo lo sgombero in un video pubblicato sui social l'assessore Ferrandelli aveva denunciato le pessime condizioni in cui versava la casa: pareti danneggiate, impianto elettrico divelto, infissi rimossi, porta d’ingresso tolta dai cardini. Quando gli agenti hanno lasciato l'immobile, intorno alle 20.30 sarebbe stato appiccato il fuoco dagli stessi abusivi che, ritornati nell'appartamento gli hanno dato fuoco. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, chiamati dai vicini allarmati dalle fiamme, una volta spento l'incendio l'immobile è stato sigillato.
Sembrava tutto finito, ma intorno alle 23, dall'altro lato della città, un forte boato causato da una bomba carta posizionata sotto casa dell'assessore Ferrandelli ha sconvolto la tranquilittà di una via residenziale. I due fatti potrebbero essere collegati. "Questi gesti non m'intimoriscono - dice -. Sono molto sereno e proseguirò nella mia azione. Ho presentato diverse denunce e adesso attendiamo il lavoro degli investigatori. Tutto questo non ci fermerà". Ferrandelli poi ricostruisce l'accaduto."C'è stato un forte boato intorno alle 23 - ricostruisce Ferrandelli - tutti i vicini si sono affacciati. Ero dai carabinieri, a Borgo Nuovo. Stavo rassicurando gli abitanti del posto. Mentre ero lì, a un certo punto mi è arrivata una telefonata da parte dei vicini per raccontarmi di quel forte boato davanti casa. Vedremo. Ma di certo la determinazione non viene meno". Gli interventi contro le occupazioni abusive sono sempre più frequenti a Palermo. Proprio nei giorni scorsi l'assessore aveva dato notizia di altre quattro case popolari acquisite nuovamente al patrimonio del Comune di Palermo.
"Non va lasciato solo"
Subito dopo la diffusione della notizia è arrivata una pioggia di solidarietà e vicinanza all'assessore. "Si tratta di un fatto che condanniamo con fermezza e che, indipendentemente dall'esito delle indagini in corso, non potrà in alcun modo intimidire o rallentare il nostro impegno", dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Dello stesso avviso il presidente della Regione Renato Schifani. "Si tratta - dice - di un gesto vile e inaccettabile che condanniamo con decisione. La Sicilia non arretrerà di un passo nel percorso di legalità e di tutela dei diritti dei cittadini onesti. Ferrandelli sappia che le istituzioni sono al suo fianco e non sarà lasciato solo". Il numero uno della Regione ha anche assicurato che saranno stanziate le somme necessarie per il ripristino dell’appartamento affinché possa, nel più breve tempo possibile, essere assegnato dal Comune di Palermo a chi ne ha legittimamente diritto. Non si sono fatti attendere messaggi e segni di vicinanza. L’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino. "Piena solidarietà all’amico Fabrizio Ferrandelli, vittima di un vile atto intimidatorio. A lui e alla sua famiglia va la mia vicinanza personale. Fabrizio sta portando avanti un’azione coraggiosa di ripristino della legalità in quartieri troppo a lungo abbandonati in mano agli abusivi e ai sopraffattori". La Segreteria Provinciale del Sim, sindacato italiano militari Carabinieri di Palermo esprime la più ferma solidarietà all’Assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, e di condanna a qualsiasi atto di intimidazione"che, mira a ostacolare o demotivare la sua azione istituzionale a favore della cultura della legalità e della trasparenza. Tali segnali, indirizzati a chi svolge funzioni di responsabilità pubblica nell’interesse della collettività, non possono e non devono trovare spazio né tolleranza.
Siamo vicini all’Assessore nel suo sforzo quotidiano di promuovere l’assegnazione corretta degli alloggi, il contrasto alle occupazioni abusive e il ripristino delle regole, elementi fondamentali per il bene comune e per la sicurezza di tutti i cittadini", conclude la nota.