Cronaca locale

"È stato mio l'errore". Odio social contro Ivan Orfei azzannato dalla tigre

"Giustizia divina", "Fate schifo", sono solo alcuni degli insulti contro Ivan Orfei, il domatore di 31 anni attaccato da una tigre durante lo show. Il giovane si prende tutta la responsabilità: "La tigre voleva giocare, resterà con noi"

"È stato mio l'errore". Odio social contro Ivan Orfei azzannato dalla tigre

Ha sconvolto tutti quanto accaduto durante lo spettacolo di ieri, giovedì 29 dicembre, al circo Amedeo Orfei. Nel corso dell'esibizione, una delle due tigri coinvolte nel numero ha infatti attaccato il suo domatore, il 31enne Ivan Orfei, ferendolo al collo e a una gamba.

Tanta la paura fra gli spettatori, ma a sorprendere ancora di più è stata la reazione di alcuni utenti dei social, che si sono scagliati in invettive contro Orfei, augurandogli addirittura la morte.

L'aggressione durante lo show

Era in corso lo spettacolo circense a Surbo, in provincia di Lecce, quando, durante lo show con le tigri, uno dei due felini ha assalito Ivan, il suo domatore. Ad attaccare è stato l'esemplare rimasto alle spalle del 31enne, che ha riportato ferite al collo e a una gamba.

I soccorsi si sono attiviti subito: l'esibizione è stata ovviamente interrotta, ed Ivan è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Al circo, nel frattempo, sono arrivati gli agenti della questura di Lecce per effettuare dei rilievi e ascoltare il racconto della vicenda. Sul posto anche dei veterinari per accertarsi delle condizioni della tigre.

Nessuna grave conseguenza per il giovane artista dell'Amodeo Orfei. Il 31enne non era in pericolo di vita e ha ricevuto tutte le cure del caso. "Mio figlio è in buone condizioni, i medici lo tengono sotto controllo ma siamo tutti tranquilli perché ritornerà qui da noi a breve", è quanto ha riferito Denise, la madre del giovane, come riportato da Repubblica.

Il racconto di Ivan

Raggiunto al telefono, Ivan Orfei ha fornito la sua versione dei fatti. Nessun attacco violento da parte della tigre, che non voleva realmente fargli del male. Abituato a stare a lungo a contatto con questi animali, il 31enne è in grado di comprendere il loro comportamento.

"È stato un mio errore", ammette. "Mi sono posizionato di spalle girandomi di scatto ma l’animale in quel momento voleva giocare".

Il grosso felino, dunque, non intendeva nuocergli. Come assicura anche la madre di Ivan, quella tigre ha un comportamento molto socievole, ama giocare e richiede spesso attenzioni.

All'animale non sarà pertanto fatto alcun male, anzi, resterà nella famiglia del circo. "La tigre rimarrà con noi, ci fermeremo magari per un paio di giorni ma gli spettacoli riprenderanno e proseguiranno fino al 15 gennaio così come inizialmente previsto", ha assicurato Denise Orfei.

Sui social piovono insulti

La vicenda, però, non è finita qui. Subito dopo la diffusione in rete del video con l'attacco della tigre si è scatenata un'accesa polemica. Al centro della bufera, Ivan Orfei, al quale qualcuno ha addirittura augurato la morte.

Insulti e intimidazioni contro il 31enne da parte di chi non accetta che le tigri prendano parte agli spettacoli circensi. "Nessuna pena per lui. Dovrebbero solo vergognarsi e chiedere scusa agli animali che ancora utilizzano come burattini. Fate schifo", tuona qualcuno. E c'è chi parla di "giustizia divina".

"Attaccare questo ragazzo, o pregare per la sua morte mi sembra ingiusto e vergognoso perché non si conoscono i rischi e la passione che animano chi fa il domatore. Il mestiere del circense comporta determinati rischi. È un po’ come il pilota di Formula Uno che sa che quella può essere la sua ultima gara. E poi uccidono più i cani dei felini ma noi non sopprimiamo le tigri.

Sono i cani che vengono eliminati", è il commento amareggiato di Enrico Perretti, amministratore del circo "Città di Roma".

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