Pietre rubate dal sito di Pompei da un turista, il nipote le restituisce dopo 50 anni

"Queste cinque pietre sono state prese dal sito di Pompei dallo zio Bob", così il nipote restituisce tutto al sito archeologico. Ecco cosa è successo

Pietre rubate dal sito di Pompei da un turista, il nipote le restituisce dopo 50 anni
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Cinque pietre sottratte negli anni Settanta al sito archeologico di Pompei hanno finalmente fatto ritorno al luogo a cui appartengono. Questo grazie al nipote del turista che tanti anni fa decise di portare con sé alcuni elementi del parco. Purtroppo non si tratta di una novità. Episodi di questo genere continuano a ripetersi ancora adesso, anche se, fortunatamente, c'è molta più attenzione.

A dare la notizia è stato proprio il personale del Parco Archeologico di Pompei, che alcuni giorni fa si è visto recapitare un pacco a dir poco curioso. All'interno di questo pacco si trovavano cinque pietre e una lettera in cui veniva spiegata la loro provenienza."Ogni tanto a Pompei arrivano dei pacchetti con dei reperti rubati, negli anni, che poi i visitatori decidono di restituire", è quanto si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook del parco archeologico. Preoccupa sapere che, a quanto pare, non è la prima volta che capita una cosa del genere.

A quanto pare a fare il ritrovamento sarebbe stato un certo Paul, da Bolton (Inghilterra). Nella scatola ci sono dei pezzi di intonaco, tutti sottratti al sito di Pompei. Paul spiega che ad averli presi sarebbe stato lo zio Bob, che per tutti questi anni ha tenuto il suo prezioso tesoro in soffitta. Paul avrebbe ritrovato questi preziosi reperti, decidendo poi di restituirli.

Secondo il personale del Parco Archeologico di Pompei, in tanti decidono di dare indietro il maltolto perché vittime della maledizione di Pompei, ovvero la sfortuna che si abbatte su chi ruba i reperti. La paura "spinge molti turisti a distanza di tempo a rispedire via posta ciò che è stato preso dal sito". Maledizione o no, fa comunque piacere riavere indietro preziosi elementi che fanno parte del nostro meraviglioso patrimonio culturale.

Non sono mancati i commenti sotto il post del Parco Archeologico. "Non vorrei sembrare ovvio, ma sempre i turisti stranieri fanno queste cose, non hanno rispetto per ciò che non è loro", ha scritto un utente.

"Restituire non è un atto che abbia messo a posto le cose. I frammenti non sono più riposizionabili perché non si sa da dove sono stati prelevati. Pensateci prima di prelevare un souvenir", ha attaccato un altro.

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