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"Basta mega concerti al Circo Massimo". Ed è subito polemica dopo le parole della direttrice del Parco

Per Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, il Circo Massimo "è un monumento e va rispettato". La replica di Roma Capitale e gli interventi di Sgarbi e Borgonzoni

"Basta mega concerti al Circo Massimo". Ed è subito polemica dopo le parole della direttrice del Parco

Lo spettacolo romano del rapper statunitense Travis Scott potrebbe essere l’ultimo organizzato al Circo Massimo. Questo, almeno,secondo le nuove direttive annunciate da Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. "È un monumento. Non è uno stadio, né una sala concerti. Questi mega-concerti rock lo mettono a rischio, come a rischio in prospettiva è anche il Palatino che è lì accanto", ha spiegato la Russo.

Per quest’ultima portare circa 70mila persone che saltano e ballano, provocando un effetto-terremoto nell’area circostante, non rappresenta il modo giusto per valorizzare ancor di più l’antica arena. Pertanto non dovrebbe essere più concesso il parere favorevole all’uso dell’area per eventi di questo tipo che, secondo la direttrice, andrebbero fatti negli stadi "anche per non mettere a repentaglio la pubblica incolumità". Per la Russo, invece, il Circo Massimo può essere la location solo spettacoli come l’opera o il balletto. La dirigente ammette che "l'auspicio è che Roma Capitale valorizzi adeguatamente il Circo Massimo".

Solo nelle ultime settimane sono stati diversi gli spettacoli tenutesi al Circo Massimo: quello dei Guns'n Roses, degli Imagine Dragons e, lunedì, quello del rapper americano. Eventi che hanno richiamato decine di migliaia di spettatori. Una concentrazione alta di persone che, oltre ad ascoltare la musica, hanno saltato e ballato facendo tremare l’area.

Parlando con l’Adnkronos la Russo ha spiegato che la richiesta di concedere lo spazio per il concerto, "è arrivata all'inizio di agosto ed è stato fatto il tavolo tecnico. Noi avevamo delle riserve su questo tipo di evento e abbiamo dato una serie di prescrizioni visto che Roma Capitale si era già impegnata". La direttrice del Colosseo fa riferimento a due prescrizioni che prevedono di "non superare il limite dei decibel prescritto dalla normativa e il fatto di non incitare il pubblico in piedi a saltare, cosa che era successa a Milano e che aveva provocato una serie di problematiche. Queste prescrizioni non sono state rispettate per cui abbiamo mandato una nota a Roma Capitale di richiesta di riscontro urgente per capire come mai non lo siano state". Il rischio è che possano verificarsi danni al ricco patrimonio storico-archietettonico della città.

"Finora non ci sono stati danni al patrimonio, ma non sappiamo cosa potrà succedere. Teniamo presente che il Circo Massimo non è un prato, è un monumento: ha gallerie sotterranee, parti archeologiche, non ci si può saltare sopra per ore, in decine di migliaia", ha affermato ancora la Russo che ha annunciato di aver chiesto oggi "di verificare i danni, non è una situazione secondo me consona per un posto del genere. Questi concerti andrebbero fatti negli stadi, o comunque nei luoghi preposti".

La risposta di Roma Capitale

Roma Capitale ha subito risposto con Mariano Angelucci, presidente commissione Turismo e grandi eventi, che ha spiegato: "Noi abbiamo un rispetto enorme della storia della nostra straordinaria Città, dei nostri monumenti millenari e del Circo Massimo che viene tenuto e curato al meglio ma che crediamo che si debba guardare al presente e al futuro ed è bellissimo che 60 mila ragazzi ieri si sono divertiti sentendo Roma un pò più loro. Noi ne siamo felici".

Lo stesso Angelucci ha evidenziato che "il concerto di Travis Scott con Kanye West entra di fatto nella storia dei concerti live e le principali testate internazionali lo stanno celebrando riconoscendo a Roma un primato assoluto. Lo scorso anno grazie ai concerti al Circo Massimo la Sovrintendenza comunale ha incassato 2milioni e 100mila euro per la valorizzazione e la tutela del nostro prezioso patrimonio archeologico e monumentale, soldi che altrimenti non ci sarebbero mai stati. La città ne ottiene anche un grande beneficio turistico, economico ed occupazionale".

Angelucci, poi, non risparmia un attacco alla Russo :"Dispiace che la direttrice Alfonsina Russo che oggi ha gravi problemi con il bagarinaggio online dei biglietti del Colosseo che triplicano i costi per gli utenti e ha difficoltà a far presidiare al meglio l'area di sua competenza, dove ieri si è verificato l'unico infortunio di un ragazzo che ha scavalcato l'area del Palatino per vedere il concerto, preferisca indicare lei la tipologia degli spettacoli ammissibili al Circo Massim". Secondo il presidente della commissione Turismo e grandi eventi di Roma Capitale "stando al suo giudizio non avremmo dovuto avere non solo Travis Scott ma neppure Renato Zero, Ultimo, Vasco Rossi, Mengoni, Guns N' Roses, Bruce Springsteen e Imagine Dragons".

Le posizioni di Sgarbi e Borgonzoni

Al fianco di Angelucci, seppur con alcune condizioni, si è schierato il sottosegretario al ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, che all’Adnkronos ha spiegato la sua posizione: "Non sono contrario, in linea di massima, a organizzare grandi concerti di massa, anche in luoghi come il Circo Massimo". Per Sgarbi "occorre pretendere e avere certezze sulle modalità con cui questi concerti vengono organizzati, a cominciare dalle garanzie sulla sicurezza per il sito e per gli spettatori. Non sono per la repressione, ma per una regolarizzazione, con una commissione esperta che valuti preventivamente i piani presentati e risponda poi delle sue decisioni. E, in caso di omissioni da parte degli organizzatori, che siano previste multe salatissime". In sintesi, spiega il sottosegretario, si può dire sì ai concerti ma "con piani preventivi, controlli severi sulla sicurezza e sanzioni adeguate per chi non rispetta le regole fissate".

Decisamente più critica la posizione di Lucia Borgonzoni, sottosegretaria al ministero della Cultura, che in una nota ha spiegato: "È inaccettabile quanto successo ieri sera al Circo Massimo perché è stata messa a rischio la salvaguardia dei monumenti e l'incolumità delle persone". Il riferimento è anche alle vibrazioni che "hanno provocato un effetto terremoto sul sito archeologico e sulle abitazioni circostanti. Fatto mai successo prima e che lascia pensare alla mancanza di reali controlli".

"Scriverò una lettera al Comune- si legge nel documento- perché i grandi eventi in aree di interesse culturale rispettino le prescrizioni e le regole emanate dagli istituti del ministero della Cultura".

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