Cronaca locale

Metro e nastro biadesivo: ecco come svuotava la cassetta delle offerte

Un quarantasettenne è stato denunciato dai carabinieri di Borgo a Mozzano (in Toscana) per furto aggravato: avrebbe più volte svuotato la cassetta delle offerte della chiesa del paese, utilizzando un metro e del nastro biadesivo per "pescare" monete e banconote

Metro e nastro biadesivo: ecco come svuotava la cassetta delle offerte

Aveva architettato un sistema ingegnoso che gli consentiva a quanto pare di svuotare la cassetta delle offerte per i poveri, senza lasciare traccia. Un escamotage che avrebbe messo in atto più volte soprattutto nel corso degli ultimi mesi, a quanto sembra sempre nella stessa chiesa della Garfagnana. L'ultimo tentativo gli sarebbe stato tuttavia fatale, in quanto è stato individuato dalle forze dell'ordine a seguito di una segnalazione. Protagonista della vicenda svoltasi a Borgo a Mozzano (un paese della provincia di Lucca, in Toscana) è un uomo di 47 anni che vi risiede da qualche tempo. E che dovrà adesso rispondere dell'accusa di furto aggravato: stando a quanto riportato dai media locali, l'uomo è stato accusato di aver fatto più volte man bassa delle donazioni lasciate dai fedeli lucchesi nella chiesa della realtà della valle del Serchio. Senza che il contenitore metalicco portasse alcun segno di effrazione, oltretutto.

E sarebbe stato proprio questo l'elemento che gli avrebbe consentito di non farsi scoprire, sinora. Merito del metodo che l'uomo avrebbe architettato: secondo gli investigatori, per portare a termine i suoi colpi si sarebbe infatti servito di un metro rigido, alla cui estremità applicava del nastro biadesivo. Dopo aver compiuto questa operazione, provvedeva ad infilare la barra all'interno del recipiente, per far sì che i proventi dell'elemosina vi restassero incollati. E così facendo, riusciva a sfilare monete e banconote versate dai parrocchiani per i più bisognosi, "pescandole" e facendole uscire dalla fessura. A far scattare l'allarme, a lungo andare, sarebbe stato tuttavia un fedele. Quest'ultimo si sarebbe accorto dei continui ammanchi, nonostante le iniziative parrocchiali e la generosità a suo dire più volte dimostrata dalla comunità. Iniziò quindi a sospettare che qualcuno avesse potuto prelevare il denaro donato, per quanto non ci fossero segni di scasso.

Ad alimentare i sospetti, il fatto che non si trattasse di un episodio del tutto inedito: anche nel 2016 nel medesimo luogo di culto, si verificarono casi del genere. Ha quindi pensato di rivolgersi ai carabinieri della stazione locale, chiedendo un intervento per risolvere definitivamente la situazione. E le indagini dei militari dell'Arma hanno portato proprio nelle scorse ore ad individuare nel quarantasettenne il principale sospettato. Anche perchè ci sarebbe già un precedente a suo carico: sarebbe infatti stato sempre lui a "colpire" anche sette anni fa, nelle occasioni ricordate dalla persona che ha denunciato.

E quando gli operatori lo hanno intercettato, aveva con sè circa 36 euro sottratti secondo le accuse grazie all'ultima azione.

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