Cronaca locale

Eboli, bebè azzannato da due pitbull. Ucciso mentre era in braccio allo zio

Il bimbo di 13 mesi era nella sua casa in località Campolongo a Eboli. Ferita anche la madre, aperta un'inchiesta da parte della procura. I cani sono di proprietà di un'amica di famiglia

Il luogo dove il bimbo di 15 mesi è stato aggredito dai pitbull
Il luogo dove il bimbo di 15 mesi è stato aggredito dai pitbull

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Salerno, bimbo di 15 mesi azzannato e ucciso dai pitbull di famiglia

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Un bimbo di 13 mesi, Francesco Pio D'Amaro, è stato azzannato e ucciso da due pitbull. Il tragico episodio è avvenuto stamattina in località Campolongo a Eboli, in provincia di Salerno. Il piccolo era in braccio a uno zio e in compagnia della madre. Secondo una prima ricostruzione, i cani, che sono di proprietà di un'amica di famiglia e in quel momento non erano sorvegliati, sarebbero entrati all'interno del cortile privato, dopo essere fuggiti da un giardino confinante con la villetta dove abita la famiglia della vittima, aggredendo immediatamente il bambino e gli adulti.

La vicenda

La madre, quando si è resa conto che i molossi avevano puntato il figlio, ha provato a intervenire, ma è stata a sua volta aggredita. Nonostante l'immediato arrivo dei soccorsi, per il bambino non c'è stato nulla da fare. Il 118, giunto sul posto con una ambulanza, ha potuto solo constatare il decesso del piccolo. Non è invece in pericolo di vita la madre della vittima. La donna è stata stata medicata sul posto dai sanitari ed è in grave stato di choc. Ferito alle mani anche lo zio.

Le indagini

Sul caso la procura di Salerno ha aperto un'inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Eboli, guidati dal capitano Greta Gentili. L'obiettivo è fare chiarezza, quanto prima, sulla dinamica dell’accaduto. I due pitbull, invece, sono stati portati via dall'abitazione e trasferiti in un canile.

Il cordoglio del sindaco

Addolorato il sindaco di Eboli Mario Conte, dopo essere stato sul luogo in località Campolongo. "É stata un'aggressione feroce - ha detto il primo cittadino - nonostante credo che sia anche intervenuto uno zio del bambino per cercare di liberarlo e per strapparlo dalle fauci del cane, ma non c'è riuscito. Il tutto è avvenuto fuori dall'abitazione, sul patio che sta davanti al balcone di ingresso dell'abitazione, in pochissimi attimi e improvvisamente. Non si spiegano perchè questa aggressione, anche perchè è un cane che sta lì da sempre". Conte ha poi aggiunto: "É una tragedia che colpisce tutti".

La reazione del Codacons

Il Codacons, intanto, è tornato a chiedere a gran voce misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi, con strumenti come il patentino obbligatorio per i proprietari. "Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l'aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l'uomo, e che la loro diffusione sul territorio è in forte aumento anche a causa di mode e tendenze del momento - hanno affermato i responsabili del il Codacons -.

Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto come alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura".

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