Cronaca locale

Schede elettorali alterate, chiesto processo per la consigliera che sostiene De Luca

La procura di Napoli Nord ha chiesto il rinvio a giudizio per una consigliera regionale di "Noi di Centro". Secondo gli inquirenti, avrebbe alterato il voto di alcune schede elettorali, facendovi aggiungere il proprio nome

La consigliera Maria Luigia Iodice
La consigliera Maria Luigia Iodice

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Schede elettorali alterate, chiesto processo per la consigliera che sostiene De Luca

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Avrebbe alterato il voto di alcune schede elettorali, facendovi aggiungere a penna (e in un secondo momento) il suo nome a persone di fiducia. Questa l'accusa formulata dalla procura di Napoli Nord nei confronti di Maria Luigia Iodice, per la quale i magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio per il reato di falsificazione o alterazione di schede elettorali. La consigliera regionale di "Noi di Centro", esponente della maggioranza di centrosinistra che appoggia il governatore PD Vincenzo De Luca, è stata accusata a quanto pare di una vicenda che risalirebbe alle elezioni regionali del 2020. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano Cronache di Caserta, tutto iniziò quando Iodice si candidò alle regionali nella lista "Noi Campani" di Clemente Mastella, sostenendo la ricandidatura di De Luca. Quest'ultimo fu com'è noto confermato alla guida della regione e anche Iodice venne eletta in consiglio, ottenendo 6.692 voti.

Non tutte le preferenze sarebbero però da considerarsi valide, perlomeno secondo Agostino Stellato. Quest'ultimo era il primo dei candidati al consiglio non eletti tre anni fa. A dare il via alle indagini è stata proprio la sua denuncia. Il motivo? A suo dire, Iodice avrebbe invitato alcune persone fidate a modificare il voto già espresso da alcuni elettori, aggiungendo il suo nominativo a penna sulle schede elettorali. Anche se le schede contestate sarebbero poco più di una dozzina, al momento. Secondo la procura, "in concorso con soggetti non identificati" e "in veste di istigatore", Iodice avrebbe "alterato 13 schede elettorali" nella sezione 9 del comune di San Cipriano d'Aversa, "aggiungendo ai voti di preferenza già espressi dagli elettori il nominativo Iodice vergato in ciascuna scheda dalla stessa mano e con matite non regolamentari".

Sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori è finita anche un'ulteriore scheda, con un unico voto di preferenza per Iodice, "espresso con l'utilizzo di matita anti-regolamentare e annullata in sede di scrutinio". L'udienza preliminare è stata quindi fissata per il prossimo 27 giugno. Iodice, dal canto suo, si dice a quanto pare fiduciosa e ha ricordato a suo favore i due ricorsi di Stellato respinti in precedenza sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

"Sono completamente estranea ai fatti e ho piena fiducia nella magistratura - ha fatto sapere la diretta interessata, in una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook - peraltro la vicenda in contestazione è stata già oggetto di valutazione innanzi all'autorità amministrativa, con pronunce a me favorevoli sia innanzi al TAR che al Consiglio di Stato".

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