Scossa ai Campi Flegrei. "Il terremoto più forte degli ultimi 40 anni"

Sisma di magnitudo 4.6 avvertito in tutta Napoli: stop ai treni. Epicentro a Bacoli, gente in strada

Scossa ai Campi Flegrei. "Il terremoto più forte degli ultimi 40 anni"
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È stata la scossa più violenta in quarant’anni di tremori e paura in una terra, i Campi Flegrei, che da sempre convive con la fragilità delle sue viscere. Ieri alle 12.47 la spallata che ha colpito il comune di Bacoli è stata avvertita distintamente per diversi chilometri, anche nella vicina Napoli, anche grazie al boato da cui è stata accompagnata. Migliaia di persone si sono riversate per strada.

Nessuna persona è stata ferita e i danni alle infrastrutture sono stati minimi.

La scossa ha avuto una magnitudo di 4.6, pareggiando quella dello scorso 13 marzo, che fu la più alta dal 1985. Il sisma è stato registrato a una profondità di 5 chilometri. Nei minuti successivi come sempre in questi casi è seguito uno sciame sismico con un’altra scossa di minore violenza, 2.2, alle 12.51. Nel pomeriggio di ieri si è tenuta una riunione del Centro coordinamento soccorsi convocata dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci non si è sbilanciato su un possibile stato di emergenza: «Non è una valutazione che fa la politica, ma la fanno i tecnici. Rispetto a quanto accaduto nei mesi passati non vedo una discontinuità, al di là dei due-tre punti di magnitudo superiore. Speriamo che tutto rientri».

Secondo gli esperti anche questa scossa c’è il sollevamento del suolo ai Campi Flegrei, «che continua come nei mesi scorsi e genera questi terremoti ai bordi dell’area sollevata», spiega il direttore dell’Osservatorio vesuviano, Mauro Antonio Di Vito. Che continua: «I terremoti del golfo però hanno la peculiarità di essere generalmente più profondi di quelli che avvengono a terra e quindi, anche quando le magnitudo sono elevate, generano uno scuotimento al suolo leggermente inferiore».

Paura ma anche rassegnazione, come sempre la filosofia di vita dei napoletani vive di contrasti lancinanti. «È stata forte ed è durata più del solito - racconta un abitante di Bacoli -. I lampadari oscillavano, abbiamo sentito i muri scricchiolare.

Qualcuno si è riversato per strada. Era un po’ che non si faceva sentire, oggi è tornato a farsi vivo. Ci dobbiamo abituare, la paura è stata tanta ma qui nessuno molla». E molti hanno approfittato dei social per sfogare le loro emozioni.

La scossa di ieri ha creato numerosi problemi nella zona. La circolazione dei treni relativa al nodo di Napoli è stata sospesa in via precauzionale, applicando il protocollo che prevede lo stop alla circolazione ferroviaria in caso di sciami sismici che superano la magnitudo 4.0 per verifiche sull’efficienza degli impianti. La circolazione ferroviaria è stata per tutta la giornata fortemente rallentata con ritardi fino a 120 minuti, limitazioni e cancellazioni per treni alta velocità, intercity e regionali, Sono state fermate anche la linea 2 della metropolitana di Napoli tratta tra Bagnoli e Pozzuoli, la Cumana e la Circumflegrea. Un costone di terra è venuto giù in una spiaggia presso l’isolotto di Pennata.

Fortunatamente il fatto che fosse lunedì e che pochi bagnanti fossero presenti ha fatto sì che nessuno riportasse danni. La situazione è tenuta sotto controllo da una squadra dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

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