Cronaca locale

"Se vai avanti ti facciamo fuori": minacce al sindaco di Cortina per la pista da bob

Una lettera anonima con minacce di morte è stata fatta recapitare al sindaco di Cortina d'Ampezzo intimandolo di non costruire la pista da bob per le Olimpiadi invernali. "Vado avanti dritto per la mia strada"

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Una vergognosa lettera anonima è stata indirizzata al sindaco di Cortina d'Ampezzo, Gianluca Lorenzi, minacciandolo di fermarsi con i lavori per la pista da bob che dovrebbe ospitare la specialità durante le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. La notizia è rimbalzata sui quotidiani del gruppo Nem. "Se vai avanti con la pista da bob, ti facciamo fuori", è il contenuto della missiva che è stata immediatamente consegnata agli investigatori che sono già a lavoro per risalire al mittente. "Adesso sarà compito preciso degli investigatori - ha commentato a caldo Lorenzi - fare piena luce su quello che di inatteso è accaduto".

La replica del sindaco

Immediata, in mattinata, è arrivata un'ulteriore replica del sindaco: "Scosso? Sì, mi ha dato fastidio, d'altra parte ricevere una minaccia di morte non è piacevole e spero che non accada più. Ma questo non mi smuove dall'azione che stiamo facendo sulle Olimpiadi, vado avanti dritto per la mia strada", ha dichiarato il primo cittadino. La lettera anonima con le minacce di morte sarebbe stata fatta recapitare un paio di giorni fa negli uffici del Comune. "Spero che la Polizia e la magistratura trovino rapidamente l'autore di questa ignobile minaccia - aggiunge Lorenzi - ma noi andiamo avanti. Sicuramente non sottovaluto la cosa, ma questo non mi smuove dalle scelte che abbiamo fatto come amministrazione e delle quali siamo ancora convinti".

Le parole di Zaia

Durissima, ovviamente, la condanna delle istituzioni: il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, non ha fatto mancare il supporto a Lorenzi dopo aver appreso della vicenda. "Con la vita delle persone non si scherza, il dissenso non deve mai arrivare alla violenza. Esprimo la mia più ferma condanna nei confronti delle minacce di morte rivolte al sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, che nei giorni scorsi ha ricevuto un'intimidazione a non proseguire con il progetto della pista da bob per le Olimpiadi Milano Cortina 2026 - afferma Zaia - Si tratta di un gesto inaccettabile. Al primo cittadino rivolgo la più totale vicinanza e solidarietà delle istituzioni regionali e mia personale. Mi auguro che le Forze dell'Ordine e la Procura della Repubblica possano al più presto fare luce sulla vicenda identificando gli autori di queste minacce".

La vicinanza di Fratelli d'Italia

Quanto accaduto al sindaco di Cortina ha fatto indignare anche il mondo politico con la massima solidarietà espressa anche da enti e amministratori locali. Vicinanza l'ha manifestata anche ill senatore di Fratelli d'Italia, Luca De Carlo, anche sindaco di Calalzo di Cadore. "Al sindaco Lorenzi, all'amico Gianluca, va tutta la mia solidarietà personale, da sindaco e da rappresentante delle istituzioni. È un atto inaccettabile e vigliacco - sottolinea - da parte di chi si nasconde dietro l'anonimato per celare la sua incapacità di sostenere le proprie posizioni. Come sindaci siamo chiamati a prendere delle scelte per le nostre comunità, il dibattito è normale e fondamentale, ma la violenza non è mai la risposta. Dico a Gianluca - conclude - di non aver paura, noi siamo tutti con lui".

La problematica

La vicenda parte da lontano con le proteste di numerose associazioni ambientaliste contro l'abbattimento di molti alberi, in prevalenza Larici, che secondo le accuse sarebbero più numerosi di quanti preventivati in un primo momento per la costruzione della pista da bob.

Le proteste sono arrivate anche al Nucleo Forestale per cercare di fare chiarezza sui numeri e sui vari vincoli paesaggistici in località Ronco dove si trovano molti alberi secolari.

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