Cronaca locale

Sfrecciava in monopattino palpeggiando le passanti: straniero in manette

Un ventiseienne straniero è stato arrestato in provincia di Ancona per violenza sessuale aggravata: si spostava su un monopattino elettrico palpeggiando le donne che incontrava lungo il tragitto

Sfrecciava in monopattino palpeggiando le passanti: straniero in manette

Utilizzava il monopattino elettrico per spostarsi come tanti altri, e fin qui nulla di strano. Peccato solo che, a quanto pare, durante il tragitto allungasse la mano, palpeggiando volontariamente le passanti che incrociava durante il tragitto e dandosi rapidamente alla fuga. Protagonista della storia che arriva Osimo, in provincia di Ancona, è un ragazzo di 26 anni originario del Bangladesh, il quale è stato arrestato proprio nelle scorse ore e dovrà adesso rispondere del reato di violenza sessuale aggravata. Secondo le accuse, il giovane avrebbe compiuto a più riprese le azioni contestategli. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, i carabinieri lo hanno identificato pochi giorni fa, ma le "scorribande" dello straniero si sarebbero verificate fra la fine dello scorso anno e i primi mesi del 2023.

Il modus operandi delle violenze

Il ventiseienne si spostava su un monopattino e nelle ore serali si aggirava in zone poco frequentate per palpeggiare le donne che incontrava lungo il percorso. Palpeggiamenti fulminei di pochi secondi, sfruttando la velocità del mezzo rispetto alle vittime che procedevano invece a piedi. Tanto che le donne, colte alla sprovvista, non avevano neanche il tempo di accorgersi delle molestia appena subìta che l'autore del gesto era già riuscito a dileguarsi. Un modus operandi che sul lungo termine si è rivelato inefficace, visto che a tradire lo straniero sarebbe stata in primis la frequenza con cui avrebbe portato avanti l'iniziativa: sempre più donne, nel corso del lasso di tempo sopracitato, avrebbero segnalato molestie alle forze dell'ordine e qualcuna di loro sarebbe riuscita anche a cogliere alcuni dettagli del palpeggiatore, riferendoli agli agenti. Denunce che hanno indotto la procura di Ancona ad avviare e coordinare le indagini. Gli investigatori hanno passato al setaccio i filmati registrati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza, integrandole con le testimonianze delle vittime.

In carcere perché rifiuta il braccialetto elettronico

E sono stati proprio i dettagli ad indicarlo come principale indiziato: in primis il colore del monopattino, visto che tutte le donne molestate hanno riferito di aver intravisto un uomo a bordo di un monopattino nero. E poi gli abiti, visto che in almeno un paio di casi finiti sotto la lente d'ingrandimento dei militari dell'Arma avrebbe indossato gli stessi indumenti. Prove che hanno indotto il tribunale a emettere un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, poi tramutatasi in detenzione in carcere. Questo perchè una volta localizzato dagli operatori, lo straniero ha rifiutato l'applicazione del braccialetto elettronico.

Ed è quindi stato condotto presso la casa circondariale di Montacuto, dove risulta attualmente detenuto.

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