Si finge autore di un femminicidio per attirare le forze dell'ordine: voleva uccidere carabinieri e poliziotti

L'uomo voleva far saltare in aria carabinieri e poliziotti dopo averli attirati in una trappola mortale: ecco che cosa è successo

Si finge autore di un femminicidio per attirare le forze dell'ordine: voleva uccidere carabinieri e poliziotti
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Una storia agghiacciante quella che arriva da Tramentu, in provincia di Sassari; un uomo ha infatti cercato di uccidere poliziotti e carabinieri dopo averli attirati in trappola. Qualcosa di inspiegabile che avrebbe potuto causare una vera e propria strage. Gli agenti in divisa sono salvi per miracolo.

Secondo quanto riferito sino ad ora, l'incredibile vicenda si è verificata nella tarda serata di martedì 29 aprile. Tutto è cominciato quando un 64enne di Tramentu, località vicina a Ozieri, ha contattato il 112. L'uomo diceva di voler confessare un omicidio. In tono disperato, informava le forze dell'ordine di aver appena ucciso sua moglie e affermava di avere intenzione di togliersi la vita.

L'allarme è scattato subito. Le forze dell'ordine si sono precipitate presso l'abitazione del soggetto con l'intenzione di fermarlo e verificare le effettive condizioni della donna. Purtroppo non immaginavano di stare andando in contro a una possibile fine. A raggiungere la zona, non soltanto gli uomini della polizia di Stato e i carabinieri, ma anche gli operatori sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Sarebbe realmente potuto accadere qualcosa di terribile, che avrebbe certamente sconvolto l'intera Nazione.

Giunti sul posto e accorsi al quarto piano della palazzina, dove viveva l'uomo, i carabinieri hanno buttato giù la porta, avvertendo subito un certo odore di gas. La trappola era pronta. Il 64enne aveva provveduto a sigillare porte e finestre con del nastro adesivo. I locali dell'abitazione erano pregni di gas, diffuso da due bombole collegate con dei tubi all'impianto di aerazione interna.

Quella che avrebbe potuto essere una strage è stata evitata grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che hanno riconosciuto il pericolo. Nei momenti successivi, i carabinieri e i poliziotti sono riusciti a rintracciare il 64enne, rimasto tutto il tempo nascosto in una legnaia. Si trattava di una trappola.

Tanto che l'uomo è stato trovato in possesso di un telecomando wireless con il quale avrebbe dovuto azionare a distanza il piano cottura della cucina, così da far partire la fiamma e innescare l'esplosione.

Fortunatamente il piano è stato sventato. L'uomo, accusato di minaccia a pubblico ufficiale, simulazione di reato e strage, è stato ridotto in manette e trasferito in carcere.

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