Cronaca locale

Si masturba davanti a un bambino e alla madre: l'orrore in spiaggia

Il fatto è accaduto in spiaggia a Bacoli, un Comune in provincia di Napoli

Si masturba davanti a un bambino e alla madre: l'orrore in spiaggia

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Una notizia che ha sconvolto l’intera comunità a Bacoli, un piccolo Comune in provincia di Napoli. Un uomo si è masturbato davanti ad un bambino di sei e sua madre. Si tratta di un uomo di 53 anni che è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della stazione di Monte di Procida. Il capo d’accusa è corruzione di minorenne. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e sarebbe stato sorpreso sulla scogliera vicino al lido “Enea”, in via Lido Miliscola, mentre si masturbava davanti agli occhi atterriti del piccolo e della giovane donna.
Il 53enne è stato bloccato immediatamente e ora è in carcere in attesa di giudizio.

Non è la prima volta che nella provincia di Napoli accade un episodio del genere in spiaggia. Come si legge sul giornale on line “fanpage”. È accaduto a Portici il 6 maggio scorso dove un uomo di 30 anni, completamente svestito, ha commesso atti di autoerotismo in una spiaggia gremita di gente.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia. L’uomo alla vista dei poliziotti ha dato in escandescenze aggredendoli. Dopo poco è stato bloccato e arrestato con le accuse di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. È stato, inoltre, denunciato per atti osceni in luogo pubblico, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità.

In realtà nel 2021 un uomo è stato assolto per essersi masturbato dinanzi ad una donna, come si legge su “laleggepertutti.it”. L’uomo era stato denunciato per aver praticato autoerotismo nel vagone di un treno. Dal 2016, però, gli atti osceni in luogo pubblico sono stati depenalizzati (questo non significa che siano leciti). Pertanto non si tratta più di reato, ma di un illecito amministrativo per il quale si applica una sanzione che va da 5mila euro a 10mila euro. La multa, come sappiamo, non ha un impatto sulla fedina penale. Si può, inoltre, contestare facendo ricorso al prefetto entro sessanta giorni.

Diverso è, però, come nel caso di Bacoli, se c’è la presenza di un minore durante l’atto di autoerotismo e, in particolare, se il luogo in cui avviene il fatto è abitualmente frequentato da minori. A dirlo, sempre secondo quanto riportato dal giornale giuridico “laleggepertutti”, è la corte di cassazione secondo la quale, ad esempio, la piscina comunale è un luogo abitualmente frequentato da minori "sulla base di una attendibile valutazione statistica".

Nel caso di Bacoli saranno i giudici a stabilire se la spiaggia lungo via Lido Miliscola è o no un posto abitualmente frequentato da minori.

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