Cronaca locale

La sinistra se la prende anche con "Giovannona Coscialunga"

Tra le nuove disposizioni del Regolamento Unesco approvato dal PD a Firenze, c'è il divieto di vendere gadget considerati "sessisti e lesivi delle differenze di genere, lingua, etnia o politica". Fratelli d'Italia: "Non comprendiamo la spasmodica rincorsa del PD al politicamente corretto"

Un primo piano di Edwige Fenech
Un primo piano di Edwige Fenech

"Il PD se la prende con Giovannona Coscialunga, nel nome del politicamente corretto". Questo l'attacco, non senza un velo di ironia, rivolto da Fratelli d'Italia all'amministrazione comunale di centrosinistra di Firenze, guidata dal sindaco Dario Nardella. Ironico ma non troppo, visto che sulla base delle nuove disposizioni dovrebbe essere vietata la vendita (in certe zone della città) anche dei dvd di alcune pellicole interpretate ad esempio da Alvaro Vitali, Edwige Fenech e Pippo Franco. Nel mirino della formazione di centrodestra è finito il regolamento sulle “Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico Unesco”, altresì detto "Regolamento Unesco". Si tratta di una regolamentazione introdotta nel capoluogo della Toscana nel 2016, che prevede una serie di limitazioni (come il blocco alle aperture di nuove attività di somministrazione di cibo e bevande in alcune zone del territorio comunale) con l'obiettivo di tutelare il decoro del centro storico fiorentino.

Gli esponenti di Fratelli d'Italia si sono scagliati in particolare contro una delle novità introdotte nella nuova versione del documento (approvato nelle scorse ore) giudicata assurda. Si tratta nel dettaglio dell’introduzione del divieto di vendere gadget "che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere, etnia, lingua, religione o opinioni politiche". Nella visione del centrodestra si tratterebbe di una disposizione piuttosto arbitraria, oltre che dettata dal "politically correct". E che dovrebbe portare, fra le altre cose, a vietare anche la vendita di t-shirt satiriche a sfondo politico o (come anticipato poc'anzi) di poster e dvd della cosiddetta "commedia all'italiana". Un vero e proprio atto di censura nel nome del politicamente corretto, secondo Fratelli d'Italia. Che non ha perciò risparmiato una "stoccata" al Partito Democratico.

"Non comprendiamo la spasmodica rincorsa del PD al politicamente corretto che porterà al divieto di vendita di articoli e gadget sessisti, sempre che esistano, o che offendano le opinioni politiche. Vuol dire che poster, cover e dvd con Alvaro Vitali ed Edwige Fenech non saranno più in vendita, così come le magliette che deridono Marx - il pensiero del capogruppo in consiglio comunale Alessandro Draghi e del consigliere Jacopo Cellai, espresso in una nota - mentre l'Italia e la cultura fiorentina potranno essere sempre sbeffeggiate, visto che il nostro emendamento è stato bocciato". Le criticità sulle quali intervenire, per restare in tema di commercio in centro storico, sarebbero insomma ben altre.

"Segnaliamo che negli anni c’è stato il proliferare di mini-market - hanno chiosato Cellai e Draghi - ed è rimasta praticamente lettera morta la nostra richiesta di controllare costantemente per chi vende superalcolici il requisito dei 40 metri quadri di superficie e l’obbligo dei servizi igienici per i clienti".

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