Cronaca locale

Sospende la partita, ma poi rientra in campo: cosa è successo all'arbitro musulmano

Il direttore di gara islamico, in osservanza al Ramadan, ha bloccato provvisoriamente una partita subito dopo il tramonto per potere mangiare e bere

Sospende la partita, ma poi rientra in campo: cosa è successo all'arbitro musulmano

Un episodio che non si verifica esattamente tutti i giorni è andato in scena pochi giorni fa a Grugliasco, in provincia di Torino. Alpha Oumar Diallo, un arbitro della sezione di Collegno, fa un cenno con la mano ai giocatori là presenti, si accascia sulla fascia destra e sospende momentaneamente la partita. Sono passati da pochissimi istanti le ore 20; il sole è ufficialmente tramontato e il direttore di gara, musulmano praticante, può quindi interrompere il proprio digiuno per via dell'osservanza del Ramadan, bevendo e mangiando brevemente prima di tornare in campo. Tre minuti di pausa, prima della ripresa tra gli applausi di tutti gli spettatori presenti e dei 22 calciatori in campo, che hanno così collaborato per la riuscita del piccolo break.

Sicuramente si tratta non solo di una storia curiosa – quella che è avvenuta su un campo di calcio nel Torinese – ma anche di un bel gesto di fair-play. Il tutto si è verificato durante la partita di Under 15 tra Go Grugliasco e Valle Susa, match valido per la decima giornata di ritorno del girone A di Torino, finita poi 8-1 per gli ospiti. Una vicenda senza dubbio particolare, in quanto è assai raro assistere a una scena simile che ha come protagonista un arbitro. Tuttavia l'impatto emotivo derivante dalla solidarietà unanime mostrata nei confronti del fischietto islamico ha certamente suscitato scalpore (per una volta) in positivo.

Il precedente di un altro sportivo musulmano

Questa storia, che ha visto come scenario il campetto di calcio di Grugliasco, è "solamente" il seguito rispetto a quello che era capitato lo scorso 1° aprile allo stadio Giuseppe Meazza in occasione di Inter-Fiorentina. In quella circostanza il protagonista era stato Sofyan Amrabat, centrocampista marocchino e musulmano, il quale decise di approfittare di una piccola sosta della sfida tra i nerazzurri e viola per dissetarsi e mangiare una banana. Del resto le regole del Ramadan, ossia il nono mese dell'anno lunare musulmano, sono piuttosto chiare e profondamente ferree. Una prescrizione coranica stabilisce infatti che in questo mese, i musulmani debbano quotidianamente osservare - dall'alba al tramonto - l'astinenza totale da cibi e bevande. Tutti: anche gli sportivi. Per quanto riguarda il 2023, il Ramadan è cominciato lo scorso 22 marzo e terminerà il prossimo 20 aprile.

Nonostante il rispetto assoluto delle regole che fanno riferimento alla propria fede religionasa, i cronisti sportivi presenti hanno parlato di un Alpha Oumar Diallo che ha arbitrato molto bene la gara in questione.

Sempre vicino all'azione, il direttore di gara non si è mai fatto cogliere impreparato, ha ristabilito la calma nei (pochi) momenti più caldi della sfida e ha conversato molto con i giovani calciatori in campo, spiegando e facendo rispettare le sue scelte, per la maggior parte delle volte ritenute corrette.

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