Cronaca locale

Spaccio in chiesa, minacce e violenza privata: le accuse ai migranti di don Biancalani

Il Comitato residenti per Vicofaro ha presentato un esposto in procura: si chiede agli inquirenti di far luce su presunti episodi di spaccio di droga avvenuti all'interno della chiesa

Spaccio in chiesa, minacce e violenza privata: ecco cosa facevano i migranti di don Biancalani

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Spaccio in chiesa, minacce e violenza privata: le accuse ai migranti di don Biancalani

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Un esposto in questura, per chiedere alle forze dell'ordine di far luce su presunti episodi di spaccio di sostanze stupefacenti dei quali si sarebbero resi protagonisti, anche all'interno della chiesa di Vicofaro, alcuni migranti ospiti di don Massimo Biancalani. Questa, secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione nelle scorse ore, l'ultima iniziativa del Comitato dei residenti per Vicofaro. Il documento sarebbe già stato trasmesso per conoscenza anche al prefetto di Pistoia, al questore, al sindaco e al vice-sindaco. Nel mirino degli abitanti della frazione del Comune di Pistoia è finito in particolare un estratto della trasmissione Mediaset "Diritto e Rovescio" andata in onda lo scorso 21 settembre: l'inviata del programma televisivo condotto da Paolo Del Debbio era entrata nella Chiesa di Santa Maria Maggiore con microfoni e telecamera nascosti, parlando con alcuni giovani stranieri ospiti della parrocchia per chiedere loro se vi fossero attività di spaccio di droga all'interno della chiesa. Una domanda alla quale uno degli interpellati ha risposto a quanto pare affermativamente. E proprio partendo da quest'ultimo punto, il comitato chiede alla procura di indagare innanzitutto per accertare la veridicità delle affermazioni del migrante in questione.

Gli episodi di degrado e lo sgombero rimasto in "stand-by"

I membri del comitato hanno inoltre ribadito le difficoltà riscontrate dai fedeli nel partecipare alle funzioni religiose. "Prima alla messa c’erano 100-150 persone, ora ce ne sono una decina - le loro parole, riportate dal quotidiano - dove sono finite tutte le altre? Per i residenti la chiesa è aperta soltanto la domenica mattina, per la messa. Perché se vogliono entrare in altri orari viene loro detto, dagli ospiti, che quella non è casa loro". La scorsa settimana, a don Massimo Biancalani era inoltre stato notificato l'esito di alcuni sopralluoghi condotti dalla polizia municipale nei locali della parrocchia. Un controllo che avrebbe evidenziato la presenza di guano di piccione e muffa: in sostanza, dopo l’ordinanza disposta dal Comune la scorsa estate per l’inadeguatezza dei locali, niente è a quanto pare cambiato. E anzi, di sgomberare l'edificio non si parla più per il momento, perché (come spiegato a mezzo stampa dagli avvocati di don Massimo) prima dovrà esprimersi il Tar. Vicofaro era inoltre tornata all'attenzione generale qualche mese fa, quando uno dei migranti ospiti di don Biancalani fu ricoverato all'Ospedale San Jacopo di Pistoia dopo aver contratto la tubercolosi.

Le denunce dei residenti

Asl dispose quindi uno "screening sanitario" per scongiurare il rischio di contagio, nell'interesse dei residenti del quartiere e degli stessi cittadini stranieri ospitati in chiesa. E gli esponenti del comitato, che pochi giorni fa sono stati ascoltati in commissione dai consiglieri comunali, hanno ricordato anche i casi di rifiuti abbandonati in passato all'esterno (e all'interno) della chiesa. Annunciando oltretutto di aver presentato nelle scorse settimane ben cinque denunce per episodi di minacce e violenza privata che sarebbero stati compiuti dai giovani stranieri accolti a Vicofaro. "ll degrado è documentato dai verbali dell’Asl, dei vigili del fuoco e dei vigili urbani. Ci siamo presentati in commissione per affrontare tutti questi aspetti - hanno chiosato i rappresentati del comitato - i toni alti non erano rivolti al parroco, ma eravamo in un contesto istituzionale dove avevamo diritto di esprimerci. E abbiamo comunque anche il diritto di farlo con toni alti. Nell’ultimo mese cinque persone hanno presentato altrettante denunce ai carabinieri per minacce e violenza privata da parte di alcuni ospiti.

Di tutto chiederemo i danni, come abbiamo già anticipato".

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