Cronaca locale

Stop ai cimiteri: senza stipendio i seppellitori bloccano tutto

Scene irreali al cimitero Poggioreale. Una protesta nata dopo il blocco dei pagamenti del mese di febbraio 2023 da parte della ditta. Intanto i sindacati sono sul piede di guerra e minacciano di scendere in piazza

Immagine da Wikipedia
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Scene irreali al cimitero di Poggioreale, dove lunedì 13 marzo sono state sospese le operazioni dei lavoratori della Cooperativa Barbara B che si occupano principalmente dei lotti uno e tre. La protesta è nata dopo che la ditta ha annunciato il blocco dei pagamenti del mese di febbraio 2023 a seguito del mancato saldo delle fatture da parte dell’amministrazione comunale della città partenopea.

È guerra con i sindacati

I sindacati della Cisl fp sono sul piede di guerra, Agostino Anselmi ha già scritto all'assessore ai Cimiteri Vincenzo Santagada, al direttore generale del Comune, chiedendo espressamente che il Municipio campano possa intervenire al più presto pagando gli stipendi ai seppellitori che durante il mese di febbraio hanno lavorato, con una procedura già nota e utilizzata in passato, ossia trattenendo le somme dalle successive fatture. A tutela dei seppellitori del cimitero di Poggioreale si sono schierati anche i sindacati Uil fpc con Annibale De Bisogno.

La lettera della ditta

La ditta ha inviato una lettera indirizzata Cooperativa Barbara B destinata ai sindacati e al Comune.

“scriviamo la presente - si legge nella nota inviata dall'azienda - per aggiornarvi circa la situazione di stallo che si è venuta a creare nella gestione contrattuale dei servizi e operazioni cimiteriali Lotto 1 e 3, svolti dalla scrivente in qualità di mandataria di RTI per conto del Comune di Napoli. Alla data odierna, infatti, gli Uffici comunali di competenza né procedono alla liquidazione delle nostre fatture scadute sul Lotto 3 né all'autorizzazione di nuova fatturazione per entrambi i Lotti (che potremmo utilizzare quale titolo di credito per le anticipazioni bancarie). Date le circostanze, anticipiamo per dovuta Vostra conoscenza che la scrivente non sarà in grado di assicurare il puntuale pagamento delle retribuzioni di febbraio 2023 ai propri dipendenti impegnati nei servizi di cui sopra, previsto per il prossimo 15 marzo”.

I sindacati minacciano di scendere in piazza

Anche la Cisl ha deciso di far sentire la propria voce con una nota di Massimo Piacentino, Gennaro Salvietti e Agostino Anselmi

“A seguito di un contenzioso in merito alla liquidazione delle fatture presentate dalla cooperativa e non pagate dal Comune, - si legge nella nota - i lavoratori della Cooperativa Barbara B hanno visto sospeso il pagamento dei propri stipendi, nonostante essi abbiano lavorato e stiano prestando regolarmente il proprio servizio. Non è possibile che quando sorgono problemi di natura amministrativa tra il Comune e le ditte appaltatrici a pagare siano sempre i cittadini e i lavoratori, che si vedono sospesi gli stipendi già al limite della soglia di povertà. Si tratta di operatori - continuano i sindacalisti - che operano in condizioni di grave degrado, indegne di un paese civile. I cittadini pagano per oneri di decoro (pulizia, manutenzione del verse, tenuta delle aree pubbliche e private) si tratta di centinaia di migliaia di euro che il Comune incassa senza dare loro un servizio decoroso ed efficiente. Da lunedì si fermano i seppellitori dipendenti della Cooperativa Barbara B. La Cisl Fp chiede al Comune di Napoli di intervenire pagando direttamente gli stipendi ai lavoratori, trattenendo le somme dovute al committente in sede di liquidazione delle fatture”.

Alla fine i sindacalisti hanno annunciato che scenderanno in piazza con i lavoratori se lunedì non ci saranno delle rassicurazioni.

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