Stuprò la collega per vincere una scommessa: l'orrore sulla 24enne

La violenza sessuale si consumò nello spogliatoio di un ristorante romano dove la vittima e l'aggressore lavoravano come camerieri. L'imputato stuprò la 24enne per vincere una scommessa con un collega: condannato a 5 anni e sei mesi di carcere

Stuprò la collega per vincere una scommessa: l'orrore sulla 24enne
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Stuprò una collega di lavoro per onorare una scommessa da 50 euro. Per questo motivo, un ragazzo di 26 anni, che lavorava in un ristorante romano nei pressi dei Musei Vaticani è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere per il reato di violenza sessuale. La sentenza, riporta il Corriere della Sera, è stata emessa dai giudici della prima sezione collegiale del tribunale di Roma che hanno ritenuta attendibile e provata la ricostruzione del pm Antonio Verdi. "Seppur dopo tanti anni - i fatti risalgono al 23 luglio del 2016 - abbiamo ottenuto giustizia", ha commentato l'avvocato Francesca Venditti, legale della vittima, 24 anni.

La ricostruzione dell'accusa

La vicenda risale a 6 anni fa. Il 26enne, Valentino Cofone, lavora in un noto locale del quartiere Prati, a Roma. Anche Lidia (nome di fantasia), viene assunta come cameriera per il periodio estivo. Un giorno, l'imputato prende da parte il pizzaiolo del ristorante e, secondo l'accusa, gli propone una scommessa: "Scommettiamo 50 euro che avrò un rapporto intimo con Lidia?", dice al collega. Questi, ritenendo che la 24enne non sia disposta a cedere alla avances del giovane, accetta con qualche riserva la sfida. La "posta in gioco" è di 50 euro per un rapporto consensuale o intimo.

Lo stupro

È il 23 luglio del 2016. I titolari del ristorante (totalmente estranei alla vicenda) avvertono Lidia, Cofone e il pizzaiolo che saranno di turno all'ora di pranzo. Durante il servizio, l'imputato lancia uno sguardo d'intesa al collega lasciando intendere che ha intenzione di onorare la scommessa. La 24enne, alle prese con le ordinazioni dei clienti, non si accorge di nulla. Ad un certo punto, va nello spogliatoio per cambiarsi. Cofone, che peraltro è fidanzato, la segue e tenta un primo approccio. Lidia è incredula. In quel preciso istante, sopraggiunge il pizzaiolo e la situazione sfuma. Dopo 10 minuti, la ragazza rientra nuovamente nello spogliatoio. Il cameriere coglie l'occasione al volo: le salta addosso e la stupra. Sorpresa dal collega, in maniera del tutto inaspettata, la giovane non ha la forza di reagire: è terrorizzata.

La condanna

Quando finalmente riesce a divincolarsi, la vittima telefona alla fidanzata dell'aggressore per raccontarle dello

stupro. Poi, nei giorni successivi, trova il coraggio di denunciare il collega. Martedì 23 maggio, a sei anni dal fatto, Valentino Cofone è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale.

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