La violenza dei soliti pro Pal: insulti e lacrimogeni contro Valditara

Il ministro dell'Istruzione, in visita in una scuola dopo alcuni episodi di violenza contro i docenti, ha detto: "Un scuola bella c'è, ma non quella di stamattina"

La violenza dei soliti pro Pal: insulti e lacrimogeni contro Valditara
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Al suo arrivo il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, è stato accolto da insulti e lacrimogeni, gentilmente offerti dal collettivo studentesco Kollettivo Studenti Autonomi, molto vicino al centro sociale Askatasuna. Il numero uno della scuola si è recato in visita all'istituto Zerboni, nel quartiere Madonna di Campagna del capoluogo piemontese, ma quella che doveva essere una visita istituzionale e di confronto si è trasformata in un vero e proprio show di pessimo gusto. Una visita non casuale. Proprio allo Zerboni - scuola frequentata dal gruppo dei Murazzi - si sono verificati episodi di violenza nei confronti dei docenti.

Il collettivo

Ad attendere il ministro c'erano trenta - tra ragazze e ragazzi - del collettivo di studenti medi Ksa che, con insulti, lacrimogeni e cartelloni, gli hanno dato il loro benvenuto. "Vattene, vattene. Valditara devi andartene" hanno più volte gridato i giovani contestatori. Oltre agli insulti gli studenti hanno voluto esporre un manifesto con scritto: "Valditara ministro con l'elmetto vattene", in protesta non solo contro la riforma della scuola varata dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ma anche per "non dare pace a chi ci porta la guerra" commentano riferendosi al conflitto israelo-palestinese

Le tensioni con la Polizia

All'arrivo del ministro c'era un massiccio cordone di sicurezza gestito da Polizia e Carabinieri. Non sono mancati momenti di forte tensione tra manifestanti e forze dell'ordine - impegnate a tenere i contestatori a distanza - infatti si sono registrati alcuni spintoni tra i ragazzi e gli agenti. Per poi finire con il lancio di lacrimogeni da parte degli agenti per disperdere i militanti rossi.

La risposta del ministro

"La scuola deve essere un luogo di apprendimento sereno, un luogo dove si insegna il rispetto e dove si impara la gentilezza, la gentilezza fra compagni, il rapporto positivo dialogante, il rapporto di crescita con i docenti, il rispetto delle istituzioni, che magari qualcuno non conosce, ma ce ne faremo una ragione. E soprattutto, la scuola deve essere un luogo di crescita della persona" ha detto il responsabile della scuola ai suoi detrattori, chiarendo che anche in Italia "c'è una scuola bella, ma non è quella di stamattina".

La Lega Piemontese alza le barricate

Insieme al ministro dell'Istruzione erano presenti Elenza Maccanti e Alessandro Benvenuto, deputati del Carroccio, che hanno fatto scudo a Valditara contro le proteste del collettivo: "Esprimiamo la nostra piena solidarietà al ministro per le contestazioni ricevute. Fischi, insulti, lancio di fumogeni e tentativi di forzare il blocco della polizia non sono un’espressione di dissenso civile, ma segnali di intolleranza e violenza politica" ringranziando Polizia e Carabinieri per aver il lavoro svolto e chiarendo che da anni si ripete lo stesso copione ma "non ci faremo intimidire da chi vuole far tacere il dialogo e il confronto democratico".

Poi la riconoscenza al ministro per "l’ottimo lavoro che sta facendo alla guida del Ministero dell’Istruzione e per aver voluto essere presente questa mattina all’Istituto Zerboni, una scuola della periferia torinese, in un contesto sociale non semplice. La sua visita dimostra quanto tenga al dialogo diretto con studenti, docenti e territori, anche quelli più complessi".

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