Cronaca locale

Afferrata mentre fa jogging e trascinata nel boschetto: lo stupro choc nel Milanese

La vittima, una 40enne, stava facendo jogging nei pressi di Milano quando è stata aggredita e violentata in un boschetto

Afferrata mentre fa jogging e trascinata nel boschetto: lo stupro choc nel Milanese

Ancora uno stupro nel milanese. A denunciare l'aggressione sessuale è stata una donna di 40 anni, che ha raccontato di essere stata raggiunta da un uomo mentre faceva jogging in un parco poco fuori dalla città. È stata lei stessa ad avvisare i soccorsi, componendo il 112 alle 14.45, non appena l'uomo le ha lasciato la libertà di chiedere aiuto.

I militari dell'Arma sono arrivati sul posto il prima possibile insieme a un mezzo di soccorso. La donna è stata trasportata in codice giallo all'ospedale Mangiagalli di Milano ma prima di salire sull'ambulanza ha raccontato ai militari di essere stata aggredita da uomo di colore. A quel punto sono scattate le ricerche da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano e della compagnia di San Donato, che stanno tutt'ora setacciando la zona alla ricerca dell'uomo che è stato descritto dalla donna. Stando alla prima ricostruzione fatta dalla donna, l'aggressore l'avrebbe bloccata alle spalle e trascinata in un boschetto nei pressi di Cascina Nesporedo, località nel comune di Locate di Triulzi, costringendola ad un rapporto sessuale completo.

Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza che avviene nell'area di Milano, a dimostrazione del fatto che quello che un periodo era il motore economico, la città che guarda al futuro, è sempre più vicina a una versione nostrana di Gotham City. La periferia di Milano, dalla quale Locate di Triulzi non è particolarmente distante, accoglie migliaia di stranieri costretti ai margini della società civile da una mentalità ottusa e miope che punta all'accoglienza a tutti i costi. La cittadina nella quale è avvenuta l'aggressione sessuale fa parte della Città metropolitana di Milano, il cui sindaco è lo stesso di quello del capoluogo, ossia Beppe Sala.

Da Milano alla sua periferia, quello della pericolosità è un tema che l'amministrazione di Palazzo Marino sembra non voler affrontare. Nemmeno davanti alle classifiche che vedono Milano fanalino di coda nella percezione di sicurezza dei suoi cittadini sembrano aver intenzione di reagire per cambiare, o almeno provarci, la tendenza. Il risultato è una città che ha paura, cittadini che temono le uscite serali per paura delle aggressioni.

Ma la situazione rischia di degenerare ulteriormente, come ha dimostrato l'aggressione di questo pomeriggio in pieno giorno.

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