Suonano il campanello, lui apre e gli sparano: freddato un 19enne

Il giovane Paolo Stasi è stato ucciso davanti la porta di casa con due colpi di pistola. Il 19enne era incensurato, mai nessun precedente, gli amici lo descrivono come "un bravo ragazzo, sempre disponibile e molto gentile"

Suonano il campanello, lui apre e gli sparano: freddato un 19enne

Nel tardo pomeriggio di ieri, 9 novembre, un ragazzo di 19 anni, Paolo Stasi, è stato ucciso davanti la porta di casa a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Secondo le prime ipotesi avallate dagli investigatori il giovane avrebbe aperto la porta al suo assassino. Il killer alla vista del ragazzo ha fatto partire un colpo di pistola. Il proiettile avrebbe ferito lievemente il torace di Paolo, un secondo colpo poi - mentre il ragazzo fuggiva girato di spalle verso le scale di casa - gli è stato fatale. I genitori del giovane erano a casa al momento dell’omicidio e si sono accorti dell’accaduto, nonostante l’immediata chiamata ai soccorsi, non c’è stato nulla da fare per Paolo. Sul posto si sono catapultati i sanitari del 118 nel tentativo di rianimarlo, ma il ragazzo era morto. Le forze dell’ordine nel tentativo di ricostruire l’accaduto stanno già controllando diverse telecamere di videosorveglianza del quartiere. Paolo era incensurato, alcuni amici lo descrivono come “un bravo ragazzo, sempre disponibile, molto gentile e timido”. Non si sa ancora cosa abbia portato l’assassino a sparare.

Sequestrati computer e smartphone del ragazzo

Stasi è stato freddato con una pistola di piccolo calibro. L’arma del delitto però non è stata ancora ritrovata. Questa notte il nucleo investigativo di Brindisi - in sinergia con i militari della compagnia di Francavilla Fontana - ha iniziato le perquisizioni. Le forze dell’ordine hanno già iniziato a sentire diverse persone. I primi ad essere ascoltati sono stati i genitori di Paolo. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, il pm della Procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, coordinatore dell’inchiesta, ha disposto il sequestro del computer e dello smartphone del giovane, nella speranza che all’interno ci possa essere qualche informazione utile.

L'impegno delle istituzioni regionali

Il Consigliere Regionale Alessandro Leoci si è espresso sulla vicenda tramite un post su Facebook, esprimendo il proprio cordoglio. “Esprimo tutto il mio personale cordoglio alla famiglia di Paolo - scrive il Consigliere - un bravo ragazzo di soli 19 anni strappato alla vita nel peggiore dei modi. Un omicidio, quello accaduto ieri a Francavilla, che ci lascia increduli e sgomenti di fronte a tanta violenza”. Leoci ha poi promesso di affrontare la questione con Renato Perrini, Presidente della Commissione si indagine sulla criminalità in una apposita seduta, proponendo anche un confronto diretto con le autorità locali.

“Le istituzioni regionali - conclude Leoci- sono presenti e vicine ai cittadini di Francavilla Fontana, per intraprendere insieme a tutti gli organi competenti nuove inziative atte a prevenire fenomeni di criminalità”.

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