Alice Neri, carbonizzata in auto tre anni fa. Solo oggi i funerali

Il corpo della 32enne di Ravarino (Modena) venne trovato carbonizzato a bordo della sua auto nel novembre del 2022. I resti sono rimasti per tre anni nell'Istituto di Medicina Legale di Milano. Alle esequie era presente anche la pm

Alice Neri, carbonizzata in auto tre anni fa. Solo oggi i funerali
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Ci sono voluti tre anni per dare una degna sepoltura ad Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata all'interno della sua auto nelle campagne di Fossa di Concordia, in provincia di Modena, nella notte tra il 17 e il 18 novembre del 2022. Quest'oggi, dopo quasi mille giorni di attesa, sono stati celebrati i funerali della giovane a Ravarino, il suo paese d'origine. I resti erano custoditi presso l'Istituto di Medicina Legale di Milano per consentire eventuali accertamenti peritali. Nei prossimi giorni si conoscerà l'esito del processo a carico di Mohamed Gaaloul, il 31enne tunisino accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere.

Ai funerali anche la pm e i carabinieri

L'arrivo del feretro è stato accolto da un lungo appluso. Poi la bara, interamente ricoperta di rose bianche e viola, è stata adagiata all'interno della parocchia di Ravarino, dove si è svolta la solenne cerimonia funebre. "Dobbiamo guardare con occhi della fede. Signore, aiutaci a non perdere la speranza, aiutaci a vivere nella speranza e a portare avanti i progetti di Alice per poi ritrovarci in una vita migliore", ha detto il parroco Mattia Maciolek al termine dell'omelia. La mamma della 32enne, Patrizia Montorsi, è rimasta per tutto il tempo accanto al feretro. Una scena straziante. Alle esequie hanno partecipato anche anche la pm titolare del fascicolo Claudia Natalini, la senatrice Pd Vincenza Rando, i sindaci di Concordia e Ravarino, gli avvocati e i carabinieri che si sono occupati delle indagini.

Il calvario della salma

Per oltre tre anni i resti di Alice sono rimasti all’Istituto di Medicina legale di Milano. Dichiarata chiusa la fase dibattimentale, nel corso dell'ultima udienza del processo a carico di Gaaloul, la presidente della Corte d’Assise Ester Russo ha comunicato il dissequestro della salma, firmando il nullaosta per la restituzione alla famiglia della 32enne. "Io e nostra madre Patrizia abbiamo aspettato tantissimo questo momento; non avremmo mai pensato ci volesse tanto tempo ma era giusto attendere. Ora guardiamo al presente: torna da noi, non sarà più là da sola", aveva commentato a Il Resto del Carlino il fratello della vittima.

La sentenza nei prossimi giorni

Una vicenda straziante che, dopo una lunga, è giunta alle battute finali.

La sentenza del processo a carico di Gaaloul è attesa per il prossimo 23 luglio: il pm ha chiesto una condanna a 30 anni di carcere. Secondo l'accusa, l'imputato avrebbe colpito la 32enne con un coltello. Dopodiché avrebbe chiuso il cadavere nel bagliaio e dato alle fiamme la vettura con la benzina. Il 31enne si è sempre professato innocente.

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