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La scomparsa, poi il tentato suicidio: Bernardo Rossi viveva con il cadavere della madre

Il 61enne, che ha vissuto per almeno 5 anni col cadavere della madre in casa, si è tagliato i polsi e poi ha chiamato i soccorsi. È indagato a piede libero per truffa aggravata ai danni dello Stato e occultamento di cadavere

La casa in cui era nascosto da 5 anni il cadavere dell'anziana
La casa in cui era nascosto da 5 anni il cadavere dell'anziana
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Bernardo Rossi, il 61enne di Verona che per almeno cinque anni ha vissuto con i resti della madre morta in casa, ha tentato il suicidio. Secondo quando apprende l'Ansa, l'uomo si è ferito ai polsi con un coltello e poi avrebbe chiamato le Forze dell'Ordine. Soccorso con un'ambulanza presso l'albergo in cui alloggiava, è stato trasportato in ospedale. Al momento, si trova ancora ricoverato ma non è in pericolo di vita. Su di lui spicca un'accusa per truffa aggravata ai danni dello Stato e occultamento di cadavere.

Il tentato suicidio

Il 61enne, che non è sottoposto ad alcuna misura restrittiva né di privazione della libertà personale, aveva fatto perdere le sue tracce da venerdì, quando si era presentato negli uffici della polizia locale di Verona per farsi notificare gli atti d'accusa. Nel tardo pomeriggio di lunedì 29 maggio, contrariamente a quanto era trapelato in mattinata, l'Ansa aveva precisato che l'uomo "risultava reperibile" e che "nei prossimi giorni potrebbe essere sentito dagli investigatori". Oggi la drammatica notizia del tentato suicidio avvenuto nella stanza dell'albergo in cui soggiornava dopo aver lasciato l'abitazione di via Marco Polo, dove è stato trovato il cadavere di Helga Maria Engbarth.

Quali sono i reati contestati al 61enne

Bernardo Rossi è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e occultamento di cadavere. Per almeno cinque anni, infatti, ha vissuto con i resti della madre in casa. Un espediente (macabro) che, secondo gli investigatori, gli ha permesso di intascare la pensione dell'anziana: circa 30mila euro all'anno. In assenza di segnalazioni e dichiarazioni di morte, dal 2017 - la data presunta del decesso di Helga Maria Engbarth - l'Inps ha continuato a erogare regolarmente il danaro sul conto corrente cointestato a mamma e figlio.

Al momento, il 61enne risulta indagato a piede libero ed è il motivo per cui è libero di spostarsi. Chiaramente la vicenda presenta ancora molti punti oscuri e lo scenario investigativo potrebbe cambiare qualora ci fossero delle novità.

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