Brucia la cena di fine Ramadan, scatta la rissa: in tre finiscono in ospedale

Calci e pugni dopo che uno di loro si è distratto e ha bruciato la cena che sanciva la fine della giornata di Ramadan

Brucia la cena di fine Ramadan, scatta la rissa: in tre finiscono in ospedale

Una vera e propria rissa, scoppiata all'improvviso fra tre coinquilini stranieri, chiusasi con un triplice accesso presso il pronto soccorso dell'ospedale. Il motivo alla base della violenta scazzottata? Uno di loro, a causa di una disattenzione di troppo, aveva bruciato la cena che tutti e tre avrebbero dovuto consumare al termine della giornata di Ramadan. Protagonisti della curiosa vicenda che arriva da Ancona sono due cittadini originari dell'Egitto e uno proveniente dalla Tunisia, di età compresa fra i 30 e i 40 anni. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, l'episodio risale alle scorse ore e si sarebbe verificato in un quartiere periferico del capoluogo marchigiano. I tre, musulmani praticanti, stavano osservando il Ramadan, che prevede com'è noto l'astensione dal consumo di cibo e bevande dalla primissima mattinata sino al tramonto.

I fedeli sono tra l'altro invitati anche all'astinenza da comportamenti che vanificherebbero il digiuno, come ad esempio i “peccati di parola” (insulto, calunnia, bestemmia, menzogna) o le azioni violente, con l'eccezione della legittima difesa. I pasti vengono quindi preparati quotidianamente prima dell'alba e dopo il tramonto: chi rispetta il Ramadan viene di fatto chiamato a digiunare per tutto l'arco del pomeriggio. Dopo ore di digiuno, le tre persone protagoniste di questa storia si apprestavano quindi a cenare. O meglio, solo in teoria: già, perchè il coinquilino che secondo gli accordi avrebbe dovuto occuparsi di preparare il pasto si sarebbe distratto ed avrebbe finito perciò con il bruciare le pietanze. La cena sarebbe pertanto stata immangiabile e gli altri due non avrebbero mancato di farlo notare al sodale. Il nervosismo, presumibilmente anche a causa del digiuno prolungato, avrebbe poi presto preso il sopravvento: sono volate parole grosse, fra insulti e minacce.

Fino a quanto i nordafricani sarebbero passati direttamente dalle parole ai fatti, prendendosi ripetutamente a calci e pugni. Si è reso necessario un intervento della polizia (avvertita con tutta probabilità da alcuni residenti, preoccupati dalle urla e dai rumori che provenivano dall'appartamento) per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. I poliziotti hanno quindi riportato la calma, mentre sul posto giungevano anche i sanitari della Croce Gialla di Ancona.

Si è tuttavia reso necessario l'arrivo di più ambulanze: questo perché i magrebini continuavano comunque a litigare fra loro e secondo le forze dell'ordine la colluttazione avrebbe potuto riprendere verve, qualora i tre fossero saliti sulla medesima ambulanza. I contusi sono infine stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale locale, dove sono stati sottoposti agli accertamenti di rito e medicati.

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